dune (2021) regia di Denis Villeneuve USA, Ungheria, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Canada 2021
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dune (2021)

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locandina del film DUNE (2021)

Titolo Originale: DUNE (2021)

RegiaDenis Villeneuve

InterpretiTimothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, David Dastmalchian, Charlotte Rampling, Jason Momoa, Javier Bardem

Durata: h 2.35
NazionalitàUSA, Ungheria, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Canada 2021
Generefantascienza
Tratto dal libro "Dune" di Frank Herbert
Al cinema nel Settembre 2021

•  Altri film di Denis Villeneuve

Trama del film Dune (2021)

Paul Atreides, giovane brillante e di talento nato con un grande destino che va oltre la sua comprensione, dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell'universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta (una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.

Film collegati a DUNE (2021)

 •  DUNE - PARTE DUE, 2024

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Voto Visitatori:   7,06 / 10 (69 voti)7,06Grafico
Miglior montaggio (Joe Walker)Miglior scenografia(Patrice Vernette, Zsuzsanna Sipos)Miglior fotografia(Greg Fraser)Miglior sonoro(Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett)Miglior colonna sonora(Hans Zimmer)Migliori effetti speciali(Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor, Gerd Nefzer)
VINCITORE DI 6 PREMI OSCAR:
Miglior montaggio (Joe Walker), Miglior scenografia(Patrice Vernette, Zsuzsanna Sipos), Miglior fotografia(Greg Fraser), Miglior sonoro(Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill, Ron Bartlett), Miglior colonna sonora(Hans Zimmer), Migliori effetti speciali(Paul Lambert, Tristen Myles, Brian Connor, Gerd Nefzer)
Miglior colonna sonora (Hans Zimmer)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior colonna sonora (Hans Zimmer)
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Voti e commenti su Dune (2021), 69 opinioni inserite

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Commenti positiviStai visualizzando solo i commenti positivi

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  09/03/2024 13:55:05
   8 / 10
Villeneuve pare averci preso gusto con la fantascienza e, dopo il bellissimo "Arrival" e il sequel di quel capolavoro immortale che è "Blade Runner", si confronta pure con quel mostro sacro che è il "Dune" di Herbert. E in piena maturità artistica realizza un film che sa essere allo stesso tempo autoriale e di intrattenimento, con la giusta scelta dei tempi, del ritmo e dell'atmosfera. Un'opera solenne, malinconica, visivamente straordinaria e tecnicamente (costumi, scenografie, musiche ed effetti speciali) perfetta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  02/03/2024 11:45:50
   6 / 10
La storia di per se non sarebbe nemmeno male , l ambientazione con effetti speciali davvero buoni se ha pur vinto degli oscar...il punto è che risulta una pellicola troppa fredda sia nel phatos sia nelle immagini , il tutto condito con tempi davvero lenti. Si puo' far fatica ad arrivare alla fine.
Sufficiente.

Cinder  @  01/03/2024 21:20:42
   10 / 10
Fantastico adattamento.

JohnRambo  @  21/02/2024 14:09:46
   7 / 10
Buon remake di quella che nel film storico (1984) è la prima metà della storia.
Gli eventi vengono raccontanti con più lentezza e le due ore e mezza di durata appaiono davvero tante. Non avendo il letto il libro ed avendolo visto *prima* del Dune di Lynch, non ho fatto caso ad alcuni cambi operati dal nuovo regista, il più evidente dei quali, a posteriori, è il sesso del dottore locale: da alto e serio scienziato a donna, di colore, relativamente giovane e pure guerriera (il massimo dei valori del cinema odierno), che invece di rimanere uccisa nell'assalto, si fa uccidere da un vermone portando con sé due tizi che le davano la caccia.
Nulla di che.

La figura della futura compagna di Paul, che nelle fattezze di Timothé Chamelet mi pare azzeccato, è la solita giovane un po' arrogante che sa già tutto... ora purtroppo un'altra figura come Trinity del primo Matrix, una delle più affascinanti figure di eroina mai viste sullo schermo, sono state messe da parte per tratteggiare questi personaggi per nulla empatici, che inducono naturalmente una profonda antipatia. In ossequio alle mode attuali, mi aspetto un depowering del protagonista a favore della sua compagnia o di una qualsiasi altra donna a caso.

Assai diversa, per nostra fortuna, è la madre del protagonista, una bellissima e sensualissima Rebecca Ferguson che carisma in mano mette la Chani di Zendaya in notevole difficoltà. Fra l'altro nella scena in cui sotto il sole cocente di un pianeta desertico (assurdità narrative clamorose) madre e figlio si cambiano d'abiti, m'è sembrato d'intravedere un lampo di malizioso imbarazzo negli occhi di lei, e per un attimo ho pensato che la vicenda ci avrebbe fatto scoprire che Paul non è in realtà suo figlio. Mi sbagliavo, ovviamente, ma a quel punto mi sono chiesto perché far agire i due attori in quel modo equivoco.

I cattivi ci sono grazie al collaudatissimo Stellan Skarsgård, mentre Dave Bautista non mi pare convinto, non almeno quanto Sting di cinquant'anni fa. Forse il ruolo di guardiano della galassia lo sente più suo.

Comunque, le premesse per un sequel bello avventuroso ci sono, spero non le buttino tutte a tarallucci e vino.

alberto1234  @  20/02/2024 14:40:12
   6 / 10
Lo vedo spesso questo film, lo metto e lo rimetto sperando di trovare qualcosa di bello e diveros, ma no nulla, non trovo spessore...cast, cgi sembra tutto non utilizzato al meglio, manca carisma, solo Isaak si salva, per il resto non so. Dopo il dune del 1984 che aveva la pecca di voler raccontare troppo in poco tempo questo non convince affatto. Vorrei un dune fatto dal magico Peter Jackson, magari con un 6 ore di pellicola. Un altra occasione sprecata.

Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  28/03/2023 21:08:15
   7 / 10
Bello, ma pecca nella sceneggiatura, cosa che invece vedo che è stata premiata. A me è piaciuto, ma c'era sempre qualcosa che mancava. Mancavano scene di transizione tra i vari luoghi e tempo.

ragefast  @  02/03/2023 12:17:40
   7½ / 10
Premessa: non conoscevo nè l'opera originale, nè ho visto il film di Lynch. Ho visto Dune più per caso, dopo averlo recuperato tra i film degli ultimi anni vincitori di Oscar.

Sicuramente è uno di quei film maestosi (e probabilmente faraonici) che non passa inosservato. Non c'è nulla di nuovissimo sul fronte della trama, se non per ambientazioni, popoli coinvolti e personaggi. Notevole sicuramente la fotografia e in generale l'aspetto visivo. Cast importante, anche se poi il ruolo principale è finito nelle mani del giovane Chamelet che mi è piaciuto, ma i fenomeni sono altri.

Gran film, Oscar probabilmente comprensibili per tutto l'aspetto fotografico/sonoro, tuttavia credo che rientri in quei film che non fanno emozionare come altri del passato (senza scomodare chissà cosa, basti pensare al Signore degli Anelli). La regia di Villeneuve probabilmente ha dato un tocco di qualità a un film che se finito in altre mani avrebbe potuto essere ben peggiore (e penso lo stesso di Blade Runner 2049 dove il rischio era altissimo considerando la pietra miliare del prequel).

E ora...


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maxi82  @  25/02/2023 19:51:26
   6 / 10
Perfetta la fotografia gli effetti speciali e un grande cast,lo svolgimento e lentissimo con poche d'azione, speriamo la seconda parte sia più vivace

Goldust  @  09/02/2023 17:15:59
   6 / 10
Molto meglio dell'opera originale di Lynch, per me. Sempre visivamente accattivante, nella prima parte lo si segue anche con un certo trasporto, incuriositi dagli eventi. La seconda parte però è più piatta ed a tratti l'ho trovata anche noiosa. Non lo rivedrei.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  16/01/2023 17:57:14
   8½ / 10
Ohibò, non l'avevo ancora commentato. Valanga di Oscar tecnici meritatissimi dal primo all'ultimo, visivamente impressionante, sceneggiatura non clamorosa, ma bisogna comunque ricordare che questo "Dune" è semplicemente un'overture, il bello speriamo di vederlo nei prossimi capitoli. Villeneuve si riconferma uno dei profili più interessanti della nuova generazione.

Elfo Scuro  @  11/01/2023 16:38:44
   6½ / 10
Alla luce di tutto e di quello che vi è dietro come produzione, non mi ero fatto false aspettative. Nel senso che non si poteva avere un adattamento fatto con 'L'uomo Duplicato" di Saramago, lì il senso di trasposizione era praticamente totale ma fedele al principio del libro. Qui vi ho visto l'estetica fantascientifica instaurata da Ridley Scott con "Prometheus" (costumi per prima cosa) ma non con le stesse particolarità, del resto la pellicola ha anche un adepto di Sir Ridley alla sceneggiatura. Di tutto il cast, facilmente prevale Rebecca che ormai è un dato di fatto il suo talento, tra lei e la Blunt non so chi sia la più icona dello sci-fi contemporaneo ormai. Timothée Chalamet dal canto suo è ben calato nel personaggio, quindi mi è piaciuto ma il resto del cast è contorno e rimane tale. Ci sarebbero veramente voluti tre registi incluso Villeneuve per adempiere alle tre differenti anime (lotta/spettacolarità/mostri) che il progetto ha in sé. Anche per le casate le differenze tra di loro sono minimali, ma non minimali evocative alla "Ran" di Kurosawa (colori s'intende), solo Arrakis e i suoi abitanti hanno qualcosa di diverso (oltre gli occhi). Zimmer supporta la pellicola degnamente, ma non eticamente con le sue trovate. Ho trovato interesse (160 milioni si sentono eccome alla produzione), ma non curiosità e magnetismo cinematografico come nel film di Lynch che nei suoi difetti aveva un non so che di polarizzante.

Noodles71  @  03/10/2022 15:49:52
   7½ / 10
Mi ero ripromesso più volte di leggere il romanzo di Herbert del 1965, il primo del "Ciclo Di Dune" dopo aver visto la versione cinematografica di Lynch del 1984 che in un solo film di due ore e un quarto non poteva illustrare in maniera esaustiva l'intera storia del romanzo. Il libro non l'ho letto ma la nuova versione di Villeneuve è molto più particolareggiata essendo la prima parte di una probabile trilogia anche se lascia un pò di amaro in bocca troncare il film in attesa del sequel ma era necessaria tale operazione per approfondire al meglio la sfida tra gli Atreides e gli Harkonnen per il controllo del pianeta Arrakis dove viene prodotta la preziosa spezia dai poteri psichedelici. Fotografia sublime nelle vaste e sconfinate lande desertiche, la mano di Villeneuve è come al solito maniacale e perfetta, i vermi giganti si vedono poco ma il make up è abbastanza soddisfacente. La crescita interiore di Paul Atreides stimolata anche dal contatto con la pregiata spezia, il tradimento nei confronti della Casa Atreides, la fuga del giovane con la madre strega Lady Jessica sono i punti cardine di questa prima ottima versione estesa. Il cast molto ricco che rende ancora più affascinante la visione con un ottimo Chalamet nel ruolo del protagonista. In attesa del sequel che dovrebbe uscire alla fine del 2023.

BigHatLogan91  @  29/08/2022 17:58:49
   8 / 10
Ottimo adattamento dal romanzo. Villenueve si conferma un ottimo regista.

giopunte  @  20/07/2022 07:11:11
   10 / 10
Capolavoro assoluto.

Thorondir  @  25/04/2022 14:45:03
   8½ / 10
Un blockbuster d'autore che dilata i tempi e se ne fotte dei ritmi del cinema contemporaneo: già solo per questo Villeneuve meriterebbe un grande applauso. Ma c'è di più (e qui giudico il film e non questo in rapporto al libro, che non ho ancora letto): siamo di fronte ad una fantascienza geopolitica ("sea power", "earth power", "desert power") in cui non c'è costruzione del grande scontro finale, ma dove tutto avviene nella sua concretezza politica: la guerra ma anche lo sfruttamento degli indigeni per avere la spezia (si dice che Herbert avesse in testa i popoli del Medio Oriente saccheggiati del petrolio dalle potenze straniere). È quindi un film politico che affronta il discorso politico con estrema concretezza e coraggio (non ricordo altri blockbuster metterebbe in bocca al cattivo di turno il profitto come movente delle proprie scelte, come fa il Barone mentre è immerso in quello che sembra proprio petrolio). Se quindi questa asetticità del discorso politico è già di per se interessante, ciò che rende tutto convincente è una messa in scena magniloquente ma curata fin nei minimi dettagli: di nuovo, raramente si è assistito ad una ricostruzione così precisa e realistica di navi, scenari, strumenti ed oggetti. Tutto appare realistico e ricercato. Altro elemento da sottolineare è uno degli aspetti che Villeneuve non fallisce mai: la gestione dei tempi. Il ritmo di "Dune" non è "lento", è semplicemente adatto alla storia che si vuole raccontare. Se non si è capito questo, se si volevano i tempi e le facili spettacolarizzazioni dei cinecomics che imperano ovunque, beh, forse non si è compreso il discorso cinematografico di Villeneuve.

Boromir  @  30/03/2022 15:12:47
   7½ / 10
Denis Villeneuve non sarà Ridley Scott o Andrej Tarkovsky, eppure il suo Dune taglia quel traguardo che il predecessore Lynchano e tutti gli Star Wars degli ultimi vent'anni (con l'eccezione di The Last Jedi e Rogue One) avevano fallito: restituire al pubblico le sensazioni di un racconto fantascientifico di dimensioni epiche. Lo fa cercando il minimalismo scenografico à la Fritz Lang, il ripudio della grandeur spettacolare fine a sé stessa a ogni costo, trattenendo l'action roboante anche laddove non avrebbe guastato. Abiti, musiche (quante volte il vecchio Zimmer si sarà riascoltato la soundtrack di Akira, in vista di questo film?) e oggetti di scena bastano da soli a raccontare popoli, tradizioni e faide vecchie di secoli; gli spiegoni rivelatori, perenne tallone d'Achille dei blockbuster hollywoodiani, si limitano al necessario. Insomma, narrazione visiva come nella definizione stessa della Settima Arte.
Ottimo il comparto d'attori, con menzioni d'onore per Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e il gelatinoso Skarsgard che si diverte a rifare Marlon Brando in Apocalypse Now. L'unico vero difetto del film è la sua obbligatoria natura seriale: il film tronca sul climax e lascia l'amaro di un coito interrotto. Peter Jackson aveva gestito i suoi finali-non finali con maggior classe e maestria.

AMERICANFREE  @  20/03/2022 19:13:08
   7 / 10
Discreto film di fantascienza, fa fatica ad ingranare, la prima ora di film ha pochi spunti positivi. Si riprende nella parte centrale che è sicuramente la più interessante. Il finale torna sui ritmi blandi della prima parte. Spero che la seconda parte sia migliore di questa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/02/2022 18:49:16
   6½ / 10
Rispetto al maestro Lynch il talentuoso Villeneuve è gia' da qualche tempo che bazzica nel mondo della fantascienza ma anche lui, purtroppo, credo che abbia toppato portando sullo schermo il romanzo di Frank Herbert.

Tecnicamente è impeccabile, un vero Kolossal con una scenografia da urlo. Ma rispetto ad esempio ad "Arrival" manca una componente emozionale, la storia raccontata è molto contorta, piena di personaggi che appaiono ogni tanto sullo schermo e quando vengono eliminati non hanno creato nessuna empatia con il pubblico.

L'idea poi di dividerlo in due parti non la digerisco proprio, si evitavano i tanti tempi morti e si cercava di chiudere qui.

Tanto fumo e poco arrosto...

Oskarsson88  @  31/01/2022 14:31:33
   7 / 10
Questo Game of Dunes è fatto molto bene nel sound design e nell'estetica dell'immagine, però è allo stesso tempo anche un po' un pippone intergalattico che a volte non si segue del tutto. In ogni caso bello, il tempo è passato. Ora non resta che aspettare la seconda stagione di Game of Dunes

DankoCardi  @  22/01/2022 11:53:10
   6 / 10
All'inizio, quando ho visto che rispetto al romanzo stava andando per conto suo sono andato nel panico, poi per fortuna si riprende. La scelta di fare un film in due parti, di circa cinque ore totali, se da un lato offre il modo di essere più fedeli ed arricchire di particolari che si trovano nel libro, dall'altro rende tutto troppo dispersivo con il serio rischio di inserirci elementi che alla fin fine non c'entrano nulla. Ok, la pellicola gode di effetti speciali e di scenografie fantastiche ma oggi, soprattutto in una grande produzione, questi elementi sono di base e non ulteriori meriti sui quali sprecare fiumi di lodi. Devo dire che mi sono piaciuti molto i costumi che finalmente trasmettono l'idea da beduini del deserto dando un senso più realistico e meno impostato (e qui arriviamo al primo inevitabile paragone con David Lynch). Per quanto riguarda la storia occorre evidenziare che, nonostante sia ben scritta non è dotata di un ritmo continuo e soprattutto manca leggermente di profondità come se Villeneuve desse troppo per scontato che tutti abbiano letto il libro di Herbert, molti elementi mistici che permeano l'opera qui paiono perdersi per strada. Alcuni personaggi, poi, sono resi decisamente male; dove è Feyd Rauta? Thufir Hawat è praticamente una comparsa. Il barone Harkonnen è assolutamente bidimensionale e lontanissimo dall'originale crudele folle invasato volante. Mi sono letteralmente cadute le braccia quando ho visto che un personaggio importante come il Dott. Liet Kynes...è stato trasformato in una donna, giovane bella e sbarazzina! Evidentemente anche Villeneuve (del quale, lo confesso, non sono mai stato un fan) si piega ai compromessi del girl-power e del femminismo imperante di oggi. In alcuni passaggi, come l'incontro nel deserto tra Paul, Jessica ed i Fremen sembra che si stia facendo un remake pedissequo della precedente -e troppo bistrattata- versione di Lynch. Capisco che trasportare su celluloide la totalità dei concetti e delle situazioni descritte da Herbert nel romanzo è pressochè impossibile ma secondo me in questo caso si poteva fare di più tramite una sceneggiatura maggiormente curata soprattutto nei dialoghi; penso di dire qualcosa di oggettivo se avverto che chi in questo film si aspetterà finalmente di vedere il Dune definitivo rimarrà deluso. Personalmente preferisco di gran lunga la versione estesa di Lynch.

riobissolo  @  08/01/2022 23:34:34
   6 / 10
La sufficenza per lo sforzo, non è un capolavoro.
Manca completamente la dimensione epica.
Peccato.

Mauro@Lanari  @  06/01/2022 15:40:59
   6 / 10
"Gli specchi e la copula sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini" (Borges, 1940). Parafrasando, direi che le saghe e, più in generale, l'epica e i miti di fondazione come narrativa ipertrofica che pretende di minimizzare il divario fra mappa e territorio dell'esistenza, ne reduplicano l'abominio, pertanto sono invariabilmente, inesorabilmente, inderogabilmente distopiche. Io non ho ancora colto l'utilità di tale coazione a ripetere, di sicuro è uno dei miei innumerevoli limiti. Il testo d'Herbert ripropon'il problema e Jodorowsky, Lynch, Villeneuve non sono riusciti a risolverlo: avrebbero potuto? La sufficienza va all'esplicita tragicità dell'inizio, con l'annientamento della casata degl'Atreides. In pochi minuti vediamo sfumare i loro nobili ideali, propositi, progetti, e la scena in cui

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è qualcosa che porterò dietro e dentro a lungo. Concubina, figlio e prosieguo dei sopravvissuti m'hanno lasciato indifferente.

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Ultima risposta 06/01/2022 17.19.17
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Kyo_Kusanagi  @  13/12/2021 18:31:36
   6 / 10
Il mio è un "non voto", nel senso che a mio avviso sarebbe ingiusto bollare una storia solo dalla sua introduzione; perchè difatti questo film (come ci dice la didascalia sotto il titolo del film appena inizia) "Parte 1"è una gigantesca introduzione alla vera storia. Posso dire che il film è un'opera ambiziosa, lo si capisce dalla qualità del cast, dalla maestosità della colonna sonora , dal comparto visivo e tecnico: una goduria per gli occhi! Il problema purtroppo sta nel ritmo della storia, dovendoci introdurre appunto in questo nuovo mondo il film si prende giustamente i suoi tempi (un pò come se li prese all'epoca Il Signore degli Anelli) e quindi ha un ritmo discontinuo e compassato, ma posso dire che gli sceneggiatori sono stati bravi a non far soffrire troppo il ritmo con interminabili spiegoni ma riuscendo a introdurre tutti gli elementi utili alla storia con una narrativa efficace. Niente, per ora è una sufficenza in sospeso...c'è da aspettare e vedere con la seconda parte che deciderà se questo film è un colossal o un polpettone. Ai posteri l'ardua sentenza ;D

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  13/12/2021 10:32:51
   7½ / 10
Ho aspettato parecchio prima di votare questo film perché volevo metabolizzarlo: appena dopo averlo visto ero molto diviso tra la magnificenza delle scenografie, della regia, della fotografia e dell'impatto visivo in genere di un'opera mastodontica, ed il senso di frustrazione per i dialoghi francamente posticci ed insinceri e la brutta colonna sonora, tutta VRAAAAAMMM, come se ormai Zimmer non saepsse fare altro da Inception in poi.

A freddo le mie sensazioni non sono cambiate poi tanto, ma se di primo acchito il senso di fastidio era prevalente, a distanza di tempo mi sono invece rimasti più impressi i lati positivi di un'opera difficilissima da girare, su cui Villeneuve ha fatto obiettivamente un lavoro immenso, con due o tre scene che sono da storia del cinema (la scena di guerra, l'apparizione del vermone e soprattutto la prima apparizione del Barone Harkonnen su tutti).

Quanto agli attori, Chalamet è bravo ma un po' imbambolato, privo del carisma che servirebbe al suo personaggio; Bautista è agghiacciante, Momoa è cane come al solito ma alla fine non dà fastidio, Rebecca Ferguson è troppo giovane ma è molto brava e fa passare la cosa in secondo piano; Isaac, Brolin e Rampling sono bravissimi come sempre, ma il vero mattatore, quello che da solo annienta ogni scena altrui e che riempie lo schermo con tutta la sua bravura è Stellan Skarsgaard. La sua prima apparizione è da brividi, e anche quando omaggia il Colonnello Kurtz riesce a sembrare naturale e non derivativo. Un gigante.

E insomma, non vedo l'ora che esca il secondo capitolo, però al tempo stesso spero che Villeneuve non segua la deriva alla Nolan e torni a fare film più piccoli ma sentiti: Arrival con un budget infinitesimale rispetto a Blade Runner 2049 e Dune valeva più di tutti e due messi assieme ed elevati alla seconda.

markos  @  08/12/2021 17:33:03
   7½ / 10
In questo pomeriggio freddo e piovoso, mi sono fatto un viaggio su Arrakis.

xymox  @  05/12/2021 00:28:17
   8½ / 10
Denis Villeneuve è una garanzia, molto bello, dovrei rivedere quello di David Lynch non me lo ricordo più

topsecret  @  03/12/2021 14:46:27
   7 / 10
Non ho visto l'originale perciò non posso fare confronti, ma il primo capitolo di questo remake mi è sembrato fatto bene, visivamente accattivante ma anche emozionalmente valido grazie a una storia intrigante e un cast abile.
Il sequel dovrebbe vedere la luce nel 2023...non ci resta che aspettare.

Scuderia2  @  28/11/2021 12:05:16
   7½ / 10
Una lotta tra interinali per accaparrarsi il business della droga.
Però in versione fantascientifica. E nel deserto, che a Villeneuve gli piace la polvere.
E allora vai col khaki in tutte le sue declinazioni, a generare una palette colori suggestiva ma un po' triste e scura che fa a pugni con le scene a tutta luce.
Dune mette in scena un mondo geometrico fatto di architettonica precisa e linee pulite, con astronavi poco aerodinamiche che se le vede Newey si butta nel Tamigi.
Stupisce e affascina fino alla prima apparizione del verme, poi viaggia altalenante in mezzo a quarzo, feldspati e gente da setacciare.
Di epica ce n'è poca, c'è tanta serietà fino alla scena finale che mette qualche dubbio.
Un Fremen che cavalca un verme.
Cioè, nella seconda parte ci sono i Warm Boy?

Lunga vita alle Bene Gesserit!
Oh, io tutte le volte che nominavano La Spezia pensavo alla Liguria.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/11/2021 13.31.51
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TheLegend  @  20/11/2021 17:06:57
   8 / 10
Amo lo stile di questo regista e spero facciano la seconda parte.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/11/2021 16:08:33
   7½ / 10
Grande potenza visiva per questo ottimo lavoro di Villeneuve. Scenografie affascinanti, ottimo uso della computer grafica e cast di livello. Tra le grandi produzioni è sicuramente una migliori cose uscite nel 2021.

Jumpy  @  03/11/2021 18:39:53
   7½ / 10
E' sicuramente bel cinema: l'impatto visivo è potentissimo, suggestivo, faraonico, scenografie favolose, panorami mozzafiato, CGI a rotta di collo, ma usata talmente bene da "sembrare vera". Il ritmo piuttosto lento della storia più o meno me lo aspettavo, solo che, purtroppo, ho avuto l'impressione che il tutto (attori compresi) fosse a servizio dello spettacolo, dello sfarzo, del fare colpo a tutti i costi.
Il confronto col Dune degli anni '80 (invecchiato male) è inevitabile e questo, sicuramente, non è una spanna, ma diverse spanne sopra.
Imperdibile per gli amanti della fantascienza, ma a me personalmente, alla fine ha lasciato un senso di vago ed incompiuto.

cort  @  02/11/2021 23:29:56
   7 / 10
Una fotografia molto intensa(e un pò fine a se stessa) che penalizza il ritmo che è molto lento. La trama è semplificata grazie a dialoghi molto succinti e riassuntivi. Attori: alcuni ottimi altri solo sufficenti. Ci sono molti "molto" in questo film ma non tutti positivi.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  01/11/2021 13:20:13
   7½ / 10
Finalmente Villeneuve ha una bella storia per le mani (e non la fuffa che ci ha presentato finora) ed il budget per realizzarla. Ha pure Hans Zimmer (sempre bravo ma non al suo top). E visivamente Villeneuve si conferma coerente con sè stesso: sempre patinato e stupefacente con una fotografia davvero splendida, ma davvero fredda (dovunque ci si trovi, sembra di stare in una clinica perfettamente disinfettata). La scelta di attori mainstream, inoltre, secondo me non è stata saggia (Chalamet non lo sopporto, anche se ammetto che sta migliorando. Momoa ormai pensa di essere un supereroe e Isaac ha quella faccia di plastica che a me non dice niente). Fortunatamente altri attori funzionano alla grande. Molto Marvel la parte delle scene di combattimenti di massa. Molte cose non sono spiegate e ci si guarda bene di usare il termine "jihad" che politicamente sarebbe scorrettissimo. Finale aperto ad un paio di sequel. Insomma: si guarda volentieri anche se è lungo, ma il Dune di Herbert continua a restare nel libro

Tuco ElPuerco  @  01/11/2021 12:05:53
   7½ / 10
Visivamente bello, colonna sonora blockbuster di Zimmer , cast di alto livello.
Tutto qui? Forse si.
E' un Dune sicuramente meno immersivo e meno profondo del dune di Lynch (che per quanto possa essere odiato dal Maestro da una vita piu' rotonda ad ogni personaggio, mentre invece qui li vediamo in qualche scena e poi ciao). Anche stilisticamente per me il Dune di Lynch era superiore (forse anche troppo sopra le righe, ridisegnava alcuni personaggi a pro dell'atmosfera, qui invece anche le palette visive dei luoghi, della città, dei macchinari, eprfino dei costumi, è troppo piatta.)
Avendo letto quasi tutto il libro manca qualche particolare succulento che, in 2 ore e mezza, c'era anche il tempo di aggiungere. Invece Villeneuve, quasi sappia benissimo che l'opera di HErbert è molto più attaccata all'introspezione di Paul e dei personaggi che all'azione vera e propria , da un'importanza piu' grande agli enviroment, alle scene di movimento, come per voler imboccare lo spettatore che non conosce Dune e fargli credere " eccoti un'altro Signore degli Anelli".
Un esempio su tutti: esagerata l'importanza data alla mietitrice mangiata dal verme, scena che dura molto nel film e nulla nel libro. MEntre il Gom Jabbar viene liquidato in 3 minuti, mentre invece è una scena che (come Lynch fece), avrebbe un potenziale visivo introspettivo enorme.
Comunque, poteva essere peggio, molto peggio. E non lo è. Non è un Hamburger, nè un piatto stellato. E' un hamburger stellato, forse.....

andrea9002  @  01/11/2021 01:10:13
   8 / 10
Bello ma bello veramente, di certo una delle migliori visioni del 2021 e confermato il sequel avendo già incassato 300 milioni worldwide!
Grande lavoro di Villeneuve che mette in scena uno spettacolo che intriga ed intrattiene per l'intera durata della visione. Il paragone con la versione di David Lynch è obbligatorio: quello del 1984 è invecchiato parecchio soprattutto a livello visivo ma il fascino e l'originalità della prima versione restano intatti e lo consiglio a chi non lo avesse mai visto.

7219415  @  27/10/2021 10:07:54
   7 / 10
Non sono un appassionato del genere, ma devo dire che visto al cinema non è male per niente

degdiego80  @  26/10/2021 09:39:50
   7 / 10
Sicuramente è il miglior film tratto da Dune.
Ottimo visivamente e la colonna sonora è di tutto rispetto.

Forse un po' lento ma c'erano tanti (forse troppi) concetti da spiegare nella parte iniziale .

VincVega  @  25/10/2021 18:19:45
   7½ / 10
Bello ma non bellissimo, mi aspettavo di più. Per carità, visivamente strabiliante, cupo, coinvolgente, pochi difetti, però non è facile entrare in quel mondo, talvolta la pellicola manca di profondità, molti personaggi non vengono adeguatamente caratterizzati oppure hanno poco spazio (per esempio lo stesso Barone ha troppe poche scene), probabilmente il fatto è che due ore e mezza per questo tipo di film sono poche, ne aveva bisogno di almeno tre oppure farne una serie TV. Non ho letto il libro, però sembra manchino tante cose, tralasciate ovviamente per questione di tempo. Comunque "Dune" merita di essere visto per la potenza visiva, che insieme al sonoro ne fa un mix di grande impatto. Purtroppo non incasserà come uno "Star Wars" perchè più serio e meno scanzonato, ma almeno speriamo racimoli il giusto per poter realizzare la seconda parte (o i seguiti, non so quanti ne avranno bisogno) per avere così un giudizio più accurato dell'opera. Villeneuve conferma di essere un regista di alto livello e che difficilmente sbaglia un film, però avevo preferito il precedente "Blade Runner 2049".

Macs  @  24/10/2021 17:48:29
   6½ / 10
Avevo aspettative alte viste le recensioni e l'hype generali, sono rimasto non deluso ma aun po' perplesso. Ottima la regia, la fotografia e la eccezionale colonna sonora, discrete le interpretazioni. Quello che mi ha convinto meno sono la messa in scena, un po' troppo cupa, certe scene d'azione un po' strane girate con approssimazione (francamente non capivo cosa stesse accadendo e chi fosse chi, complice il buio generale) e soprattutto il fatto che, in generale, pur essendo la trama molto semplice, il film dia per scontato che lo spettatore abbia comunque una buona conoscenza delle opere di Herbert e del mondo che costruiscono. Ci sono tanti, troppi dialoghi criptici, con termini della lingua locale che non vengono spiegati - il film presume che ne sappiamo il siginifcato? Questi termini esotici abbondano e sono importanti, quindi tenerli a mente tutti e cosa rappresentino non e' cosa semplice. L'effetto su uno spettatore ignaro puo' essere confusionario e straniante. Inoltre l'effetto complessivo, data la verbosita' e la lentezza, e' quello di essermi sentito poco intrattenuto: il film non mi ha realmente intrattenuto o divertito, in piu' parti mi ha annoiato, complice anche la cupezza dei colori che agevola l'assopimento. Rimane comunque un buon prodotto, maestoso e epico a suo modo, affascinante per il world-building di tutto rispetto - da fan di Star Wars, avrei preferito un po' piu' di azione e dialoghi piu' sul pezzo e meno stranianti per il povero spettatore malcapitato che non ne sa ancora nulla.

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Giovans91  @  11/10/2021 14:02:30
   8½ / 10
Dune è un'opera senza precedenti, sia per la sua storia produttiva che da un punto di vista puramente filmico. E' il film più "cinematografico", nel senso più monumentale del termine, che vi capiterà di vedere al cinema per un bel po' di tempo, un'odissea di azione, immagini, suoni e spettacolarità come poche se ne sono viste finora.
Due ore e mezza dense e sfiancanti che, al di là degli evidenti limiti legati alla natura incompiuta della produzione, nessun amante del cinema (e della sala cinematografica) dovrebbe farsi sfuggire

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  11/10/2021 01:03:30
   8 / 10
Non erano altissime le aspettative dopo il deludente seguito di Blade Runner, ho pensato che Villeneuve non fosse adatto per questa trasposizione ed invece mi devo felicemente ricredere.

In Dune funziona benissimo proprio la regia che da i giusti tempi e clima insieme alla colonna sonora di Zimmer.
L'ambientazione è ottima ma tutto sommato semplice e ben delineata nella fantasia collettiva, se in qualcosa pecca il film è in alcune interpretazioni: Timothée Chalamet funziona come personaggio nonostante sia sempre monoespressione e la madre Rebecca Ferguson davvero fuori ruolo.

Per il resto il film funziona e spero dia inizio ad una saga

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/10/2021 00:04:19
   8½ / 10
È una grande Esperienza di Cinema, un viaggio Visivo, Spirituale, Filosofico, Teologico, ora Biblico ora Laico, compresso in una dimensione che parla di Sabbia Cemento e Futuro. Un Futuro disarmonico che molti vedranno come l'assedio dei Talebani in Afghanistan, il Dominio sul Mondo per un'unica risorsa, la Paura dell'Apocalisse e la difesa dell'eternità Umana. Un film che potrebbe piacere anche ai fans di Jodorowsky (infatti infatti) o a quei Cinefili super-alternativi che amano solo Glauber Rocha e Carlos Saura. La miglior Fantascienza vedi Star Wars si amalgama ad altri generi, come il Peplum o il genere fantastico, ma poi prevale un Realismo come la citazione di Mantegna che lascia sbigottiti. Certamente è il miglior Villeneuve di sempre, anche se i dialoghi anello debole del film risultano troppo enfatico, e quando il protagonista è troppo consapevole della sua Missione, da "Prescelto" prevale una lieve irritazione. Sono tuttavia cose che passano in secondo piano se l'istinto Materno ricorda Maria ma anche le Madri di Sofocle, e la recitazione è di altissimo livello. Pensare che siamo affascinati da un Mondo dove tutto è respinto dalla Paura, esattamente come accade ora. Si esce dalla Sala con un grande bisogno di rivederlo. Con un grande bisogno di non vederlo finire mai. Proprio come i destini del Mondo in cui viviamo.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  03/10/2021 23:37:27
   8 / 10
Tra le cose che ho più apprezzato le interpretazioni e l'ambientazione. Visivamente molto bello e devo dire coinvolgente. Insomma speriamo nel seguito.

wuwazz  @  29/09/2021 14:11:46
   9 / 10
Visto in IMAX

Uno spettacolo incredibile, non so se per merito della qualità audio/video della proiezione, obiettivamente impressionante. Sicuramente uno dei film più belli che abbia visto negli ultimi anni: una immersione totale nell'affascinante mondo creato da Herbert (di cui non ho letto il libro), cui il filone delle saghe "fantasy" scifi politiche è ampiamente debitore.

Sono due film diversi, ma personalmente ho trovato Dune superiore a Blade Runner 2049. Mentre il seguito del celeberrimo ridlescottiano Blade Runner soffre di alcuni evidenti annacquamenti di sceneggiatura e forzature anacronistiche fan service (Harrison Ford su tutte), qua Villeneuve mette la sua straordinaria bravura registica totalmente al servizio di una storia di provata fattura, e il connubio è da brividi.

Ho apprezzato moltissimo anche lo straordinario lavoro di Hans Zimmer sulla colonna sonora: mai invadente o ingombrante, ma a totale sostegno del film. Credo che Zimmer abbia lavorato con Villeneuve durante le riprese del film, componendo le musiche di volta in volta, in un lavoro sartoriale quasi scena per scena; cosa che non credo abbia fatto nelle sue collaborazioni con Nolan, il quale credo commissioni gran parte delle musiche dando delle linee guida a cui attenersi. Benché le musiche siano tutte straordinarie, ho sempre trovato che le musiche di Zimmer nei film di Nolan in effetti siano un po' "incastrate".
In Dune la fusione tra la musica e le immagini è totale, e il prodotto finale è uno spettacolo che merita di essere visto al cinema, per massimizzare l'esperienza immersiva.

mrmassori  @  29/09/2021 10:02:17
   9 / 10
Spettacolo. Dune è un film epico, imponente, vibrante e tutto ciò che si poteva sperare e desiderare in questo nuovo adattmento cinematografico del libro di Frank Hebert. Sicuramente è il miglior film di fantascienza dal 2017, ovvero da quando uscì blade runner 2049, non a caso dello stesso Villeneuve. Questo regista è una garanzia, è capace di fare CINEMA e non i soliti film d'azione, con americanate e ridicolidizzazzioni tipiche ormai del 90 % dei film che escono. Mi aspettavo un buon film d'intrattenimento, ma sono uscito dalla sala entusiasta. Tutto è perfetto, tutto è così diromepente e curato nei particolari. Rispetto al Dune di Lynch (uno dei miei autori preferiti) è molto più serioso e più coninvolgente, anche se lì c'era quell'aurea bizzarra, dal sapore retrofuturistico impagabile, ma stiamo parlando di due tagli molto diversi. spero in una saga che possa finalmente portare un pò di qualità alla fantascienza fantasy, non come quella spazzatura m_ERdo_Sa dell nuova e ultima - si spera - trilogia di star wars.

ValeGo  @  27/09/2021 21:33:35
   9 / 10
Voglio esagerare e dare un 9 a questo Dune, effetti speciali meravigliosi, ben fatto, ben interpretato, scorre benissimo e ti lascia quella voglia di continuare a vedere come va a finire (pur sapendolo perché si è visto il primo film degli anni '80). Che dire, andate a vederlo se vi piace la fantascienza fatta bene. Finalmente. Bravo Villeneuve!!

FrankNFurter  @  27/09/2021 10:56:21
   6½ / 10
Di una lentezza snervante, di sicuro un mea culpa d'aver scoperto a fine film che ci sarà una seconda parte (P.S. tra quanto? boh...)
Tecnicamente nulla da eccepire, ma qualcuno che mi ha preceduto mi ha già fatto un'ottima sintesi del concetto che mi è girato in testa quando sono uscito dalla sala.
La deriva Nolaniana sta facendo adepti, e sinceramente io non ne sento il bisogno.

Light-Alex  @  25/09/2021 00:01:53
   8 / 10
Potente ed evocativo film di fantascienza spaziale. Una grande avventura in universi immaginari. Un giovane che va incontro al suo destino in un pianeta aspro ma mistico e magico.
Dune ha tutti gli ingredienti per ammaliare e conquistare, ed in effetti lo fa, esaltandosi nella proiezione al cinema, che ne valorizza la meravigliosa ricreazione del pianeta desertico, delle sue dune, delle sue tempeste, dei suoi panorami senza fine e ne valorizza inoltre il potente apparato sonoro, in cui si sente l'impronta inconfondibile di Hans Zimmer.
Va sicuramente recuperato in sala, temo che a casa perda qualcosa.

Film tecnicamente perfetto in effetti speciali, costumi, già detto per il sonoro, e anche per delle ottime prove attoriali, col giovane rampante Timothée Chalamet e un cast intero che funziona.

La trama nel suo complesso è abbastanza semplice e rimane fedele al classico di Frank Herbert che forse al giorno d'oggi sembra quasi un po' appannato ma solo perché Dune è stato abbondantemente negli anni ripreso, imitato, copiato, adattato ed ispirato, quando in realtà in questo film viene messa in scena proprio l'opera prima, la storia che ha germogliato poi in un'infinità di lavori idealmente figli dell'autore americano.

Vi può conquistare se vi piacciono quei generi di film in grado di farvi immergere in un'avventura fuori dal tempo e dallo spazio, in un mondo onirico, con i suoi misteri, le sue tradizioni, i suoi personaggi. Manca forse alla storia la capacità di riuscire a dire qualcosa di più dal solo discorso dell'avventura fantasy. Manca un po' un risvolto, una profondità, una riflessione. O se c'è è molto superficiale. Il film preferisce giocarsela sull'evocativo e la sfera mentale non è granché approfondita.

Per un bilancio complessivo è necessaria però la seconda parte, incredibilmente ancora in dubbio se fattibile o meno. Purtroppo questa prima parte soffre molto dell'effetto di risultare un grande preambolo a dei fatti da raccontare in un seguito, non riesce ad essere un film che riesca a dare un senso di chiusura in questo primo capitolo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/09/2021 18:27:26
   8 / 10
Non si può dire che a Villeneuve non piacciano le sfide ad alto rischio. Lo è stato per Blade runner 2049 e lo stesso dicasi per il Dune tratto dai romanzi di Herbert (che non ho letto). Sicuramente la divisione in due capitoli ha l'indubbio vantaggio di non essere quel compendio che era stato il precedente Dune di Lynch, comunque validissimo a livello visivo. Applicando lo stesso discorso come in Blade Runner, la visione di Villeneuve è da una parte cercare di essere fedele al testo dall'altra però distaccarsi dalla iconografia cinematografica già esplorata (Lynch) oppure rimasta sulla carta (Jodorowski). Può essere paradossale, ma l'approccio del regista canadese ha un taglio più realistico, le scenografie volutamente scarne e grigie e gli stessi combattimenti non eccessivamente coreografati, anzi più vicini ad una zuffa. I personaggi comunque rimangono centrali al racconto, gli effetti speciali accompagnano senza soffocare la storia le vicissitudini di Paul Atreides in questo inizio di viaggio messianico. Confortante il fatto che il film sia privo di eccessivi pipponi/spiegoni che anche un neofita dei libri di Herbert può capire. E' stato fatto anche il paragone con Guerre Stellari, ma a suo tempo mai è stato negato che la saga di Dune è stata a sua volta fonte di ispirazione per la saga di Star Wars. Dune ha un approccio più serioso riseptto a Star Wars, l'umorismo non fa certo parte di questo film, che mi ha pienamente soddisfatto e non vedo l'ora di gustarmi la seconda parte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  22/09/2021 12:59:47
   8 / 10
Definire il cinema ha a che vedere con pochi film proiettati, e ancor meno quelli visti, si contano nelle librerie degli appassionati, di coloro che leggono le narrazioni nei libri e vedono il cinema negli schermi, con buona pace di Peter Greenaway. Denis Villeneuve appartiene a quella piccola schiera di autori che hanno ancora il coraggio di fare cinema, e non narrazioni tramutate in movimento. La mia perplessità era l'attacco di Denis a un'opera di tale complessità, forse inadatta ai miei occhi preventivi alla sua politica autoriale. Mi sbagliavo, perché ove la sabbia onnipresente diventa uno spazio vasto dell'inconscio, lui ad oggi vi si è sempre infilato, Sicario, Enemy, 2049, così come si è sempre infilato in quel pertugio piccolissimo e affascinante che sta tra la narrazione, la famiglia e la vastità dello spazio. Mentre Nolan di questo è ormai diventato il pappone, Denis ne ricava detriti per la sua poetica, ne ricava dune mosse, battiti di cuore da centro del mondo, mostri concentrici eppure quanto umani, umani asimmetrici eppure tanto mostri, per recuperare una dimensione del linguaggio che sta fra l'essere umano e l'altrove (Arrival) arrivando ad accecarci con i suoni, a parlarci con il silenzio, a incitarci con le distese desolate di spazi immaginifici. Ignoti. Spazi. Profondi (direbbe Herzog). Il viaggio è intrapreso, poco importa se avrà un seguito, il cinema come ogni suo lungometraggio, è infine compiuto.

Garal  @  20/09/2021 22:26:44
   7 / 10
Premessa importante: non ho ancora letto i romanzi, ma l'opera di David Lynch mi era piaciuta molto, nonostante non fosse certo perfetta soprattutto nella seconda parte. La prima metà era impeccabile.
Non sono per nulla allineato con la media delle recensioni, ed il solo paragonarlo ad Il Signore degli Anelli è ridicolo onestamente.

Ma in ogni caso motivo le mie idee che di certo non cambierò, in quanto legate alle emozioni sucitate. Le stesse emozioni che, piaccia o meno, sono assenti in questa versione di Villeneuve e che invece erano più presenti nel film del 1984, che a parte la fotografia, gli effetti speciali e il montaggio generalmente più completo, era a mio parere migliore in tutto!

Cosa mi ha convinto:
- la fotografia, molto suggestiva in certi momenti ma che generalmente non reputo all'altezza di Blade Runner 2049. Villeneuve è un maestro dei campi lunghi (come visto nel suo Blade Runner), e qui bisogna dire che le inquadrature lungo le distese di sabbia sconfinate, con quell'atmosfera quasi mistica che lui sa ben suscitare, mancano un pò. Poteva fare ben di meglio ma purtroppo credo che ciò sia dovuto anche all'avvento della pandemia.
Detto questo sono quattro i momenti che registicamente ho apprezzato di più:

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- gli effetti speciali. Belli, poco da dire.

- il ritmo della storia, ottimamente bilanciato, non veloce, che si prende il tempo necessario. Unica stonatura il passaggio da Caladan ad Arrakis. Incredibilmente rapido, nemmeno si assapora il viaggio e lo smarrimento di Paul nel lasciare il suo pianeta natale.

- il design delle navi volanti "a libellula"

Cosa personalmente non mi ha coinvinto (motivo di un voto non eccezionale):

- il cast, quasi totalmente. E' a causa degli attori che non sono riuscito ad emozionarmi come nel film del 1984 (che comunque nella figura dell'Imperatore non era stato un granché). In generale sia le interpretazioni che le facce sanno troppo di contemporaneo, io mi rendevo perfettamente conto che stavo guardando un film del 2021 e non un'opera di fantascienza senza tempo....
Bruttissimi i personaggi di Duncan Idaho (ovviamente interpretato da Jason Momoa, e mi fermo) e dell'ecologo imperiale. Da rivedere la classe di Max Von Sydow....
Nemmeno i femminili spiccano per bellezza, particolarità e teatralità.

- la colonna sonora: ottima come sottofondo ambientale eh, perfetta per sequenze riflessive, misticheggianti....Ma che manca dei salti di qualità quando ce n'è bosogno; la colonna sonora dei Toto del film di Lynch era su un altro pianeta, poco da fare.

- i costumi. Ragazzi, sembra assurdo ma come costumi sembra che le due trasposizioni siano al contrario! Soprattutto le tute Fremen, le nuove versioni sembrano uscite da Decathlon....

- l'atmosfera. Qui si mostra un pò il cuore delle preferenze. Questo film di Villeneuve sarà sicuramente più in linea con il romanzo....Ma a quale prezzo? Se per ricalcare fedelmente il romanzo occorre allineare un pò tutto sotto un certo standard (armature un pò tutte simili, maschere un pò tutte uguali, armi poco differenziate) allora dov'è il bello....Sono rimasto deluso soprattutto dagli Harkonnen.
Ripeto che non ho letto i romanzi, ma nel film di Lynch si poteva assorbire tutta la brutalità, la spietatezza e la bestialità anche, di questa casata. Non è proprio quello che ho visto qui, al confronto sembrano dei gentiluomini.
Non sono approfonditi i computer umani, non sono approfondite le ragioni per cui l'imperatore progetta il grande ribaltamento di fronte, non sono approfondite le nuove tecnologie all'avanguardia che favorivano gli Atreides...
Ecco tutto questo, che sia presente o meno nel romanzo, nel film di Lynch c'era e lo rendeva decisamente avanti il suo tempo, con una peculiarità del mondo e delle fazioni ottimamente riuscita.

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Per concludere, secondo me, il nuovo film ne esce inevitabilmente vincitore sotto il profilo di effetti speciali, fotografia e ritmo generale. Ma per il resto, ahimè, non ha molto da insegnare al diretto predecessore, che si era plasmato ad una visione ovviamente più "vintage" di Lynch, più teatrale, più particolare ma anche per questo altamente suggestiva, più "viva", più chiara ed esaustiva nelle spiegazioni tra l'altro.

Consigliato vederli entrambi per capire meglio le differenze.

corvo4791  @  20/09/2021 22:26:42
   10 / 10
Capolavoro. Senza se e senza ma.
Vi prego, ANDATELO A VEDERE. Contribuite per fare in modo che si faccia la Parte 2.

Manticora  @  20/09/2021 16:33:08
   10 / 10
Sadus del giudizio, libro degli esempi.
"i miei nemici sono fili d'erba spezzati
che si ergevano sul sentiero della tempesta.
Non hai visto quello che ha fatto il nostro Signore?
Ha inviato la pestilenza fra coloro
Che hanno tramato contro di noi.
Ora sono come uccelli dispersi dal cacciatore.
I loro complotti sono cibo avvelenato
Che ogni bocca rifiuta."

Il libro Dune è disseminato di massime, citazioni e compendi che rappresentano la TESTIMONIANZA dell'ascesa di Paul Atreides. Il grande merito del film di Villeneuve è di essere riuscito a cogliere l'atmosfera, e il senso del opera letteraria, cosa che purtroppo il film del 1984 aveva solo sfiorato, senza riuscirici.
Qui invece il regista franco-canadese costruisce la sua opera più difficile e ambiziosa, dando un SENSO COMPIUTO all'inizio della SAGA di fantascienza più immaginifica e ambiziosa del ventesimo secolo. Tutto quello che Star Wars non è stato lo è DUNE, perchè DUNE ha la coscienza del predestinato, al di là del risultato commerciale il film persisterà nella nostra coscienza e nell'immaginario collettivo in maniera netta, risaltando come l'aroma della spezia che tutto impregna. Un cast enorme e variegato riesce ad essere completamente a suo agio nell'interpretare DUNE come il miglior film di fantascienza del 21 secolo, assieme a una decina di altre opere. Ma è la dimensione CORALE degli interpreti che assume una valenza superiore nel dare corpo e mente a DUNE. Se Oscar Isaac alias il Duca Leto Atreides ha la leadership e il valore del capo della casata, oltre che padre di Paul, e la forza latente ma debole della PRESCIENZA di Lady Jessica, alias Rebecca Ferguson a rappresentare la guida di sicurezza per il figlio Paul. E li dove un caratterista di rango come Josh Brolin risulta un Gurney Hallek arcigno e perfetto nel ruolo c'è un attore teatrale S. McKinley Henderson che rappresenta perfettamente la forza e la debolezza del MENTAT Thufir Hawat, appena mostrato, ma fondamentale nel prossimo film. Così anche un attore fisico e materiale come Jason Momoa ha nel ruolo di Duncan Idaho il perfetto archetipo del guerriero, maestro d'armi, mentore e valente esploratore, colui che per primo vivrà in mezzo ai FREMEN. Gli altri ruoli hanno poco spazio per questioni di tempo narrativo, ma va bene così. Soltanto Stilgar, con le fattezze coriacee e rudi di Javier Bardem ruba la scena soprattutto nell'incontro conil Duca Leto e nel finale, ma Zendaya, alias Chani, Dave Bautista alias Rabban e IL BARONE Vladimir Harkonnen alias Stellan Skargan avranno lo spazio che meritano nel secondo film. C'è anche il cameo di lusso di Charlotte Rampling come Gaius Helen Mohiam, veridica dell'imperatore, che ovviamente rimane sullo sfondo. Il film è cupo, brutale, con poche certezze, il tradimento porterà alla trappola, quest'ultima al (quasi ) sterminio, ma come ripetono sia Jessica che Paul, NON DEVO AVERE PAURA, LA PAURA UCCIDE LA MENTE. Concludo questa disamina sugli attori elogiando il carisma, la forza e la fragilità che T. Chalamet è riuscito ad infondere nel personaggio di Paul Atreides, dal momento in cui entra nella stanza per affrontare il Gom Jabbar, la prova che lo porterà a resistere al dolore e alla paura

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L'azione non manca, così come i colpi di scena, trasformare Liet Kynes in una donna farà storcere il naso a qualcuno, invece funziona, più i quanto di pensi, soprattutto per il retaggio che ci porterà a scoprire nel secondo film

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La storia e condita in maniera sontuosa dall'evocativa colonna sonora di Hans Zimmer, perfetta sotto tutti i punti di vista. Il film dura due ore e mezza ma scorre via come la sabbia dalla mano, finalmente DUNE ha avuto il giusto tributo nell'opera cinematografica del migliore regista non americano per quanto riguarda la fantascienza e non è un caso.
"qui sono, qui resto."

Wilding  @  19/09/2021 12:41:40
   8 / 10
Un film di grande impatto visivo, ancor più splendido per gli amanti della fantascienza, un tantino lento e noiosetto per gli altri. Regia e interpreti sono eccellenti.

marcogiannelli  @  19/09/2021 11:29:35
   8½ / 10
Villeneuve torna al cinema con un film che è cinema.
E voglio dire di più: a saga finita non sono sicuro che la mia valutazione non sarà da 5 stelle.
Perché il problema di Dune è solo quello di non essere autoconclusivo. Di avere una storia con la necessità di essere ancora raccontata, e quindi di essere solo un pezzo di un puzzle. Un puzzle che poi vorrò assaporare tutto insieme.
Per il resto siamo al livello del miglior Star Wars, di Blade Runner, del Pianeta delle scimmie, de Il signore degli anelli. Siamo a livelli di storia del cinema.
Partiamo dal punto di forza maggiore, indiscutibile: la resa visiva. Io non credo di aver mai immaginato una resa migliore del romanzo di Herbert. Villeneuve è andato oltre l'immaginario possibile, e parlo dei personaggi così come dei pianeti così come dei luoghi.
Le sensazioni sono purissime.
La sensazione di angoscia costante, di tensione anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Siamo nella testa di Paul, e lui sa che qualcosa di terribile deve succedere.
La sensazione di conoscere tutto, dalle culture del posto ai singoli meccanismi che muovono un mondo. Questo perché Villeneuve evita spiegoni e narra per immagini, con scene che introducono anche le persona più lontane da Dune a comprendere un mondo così complesso.
Dune non è fantascienza fatta solo di esplosioni e mostri ma è fantascienza fatta di politica, che usa il mezzo per narrare altro.
Herbert è elegante ma è elegantissimo Villeneuve.
Ottimo il cast, non sto nemmeno a dirlo. Ovviamente con Timothee Chalamet non puoi mai sbagliarti, sto ragazzo è un fenomeno.
Non guardate il numero, è solo un voto provvisorio.

Eldar1986  @  19/09/2021 01:32:22
   9 / 10
In un mondo Marvel dove tutto è così patinato e uguale che gli attori manco hanno più lineamenti, si erge ancora la vera fantascienza. Solo per la fotografia il film merita 8, gli attori poi sono tutti estremamente credibili (sensazione invece che non mi dava il film di Lynch) i costumi spaziali e gli effetti visivi mai troppo invasivi ...
Per me è un filmone e spero non lo penalizzi il fatto di avere un ritmo talvolta anche lento, ma mai noioso (per me).

Cianopanza  @  18/09/2021 11:20:45
   7 / 10
Si attiene abbastanza al libro (e al film di Lynch) ma manca tutta quella componente messianica che c'è nel libro, così difficile da portare sullo schermo. Non riesce a trasmettere quella sensazione quasi allucinata delle visioni di Paul Atreides e quelle sotto trame politiche

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Nel complesso il film risulta ripulito, sobrio (il libro è quasi lisergico) e con un registro più tradizionale e canonico, da filmone americano.
Grande impatto scenico e effetti speciali. Anche se le immagini a campo lunghissimo con gli eserciti schierati in ranghi, sembrano fatte con una CGI di parecchio tempo fa. Darei un po' meno di "7 Buon film vale la pena vederlo" ma più di 6 1/2... Inoltre non mi aspettavo un film diviso in due parti, iforse a causa di questo in alcuni punti mi è sembrato estremamente lungo e stiracchiato...

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/09/2021 15.29.41
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EddieVedder70  @  17/09/2021 15:59:48
   8½ / 10
Film ambizioso, pure troppo. Denis se la prende comoda, usa tutto il tempo necessario e abusa di primi piani e soprattutto di movimenti rallentati. Il romanzo è denso e necessita di qualche didascalia, qualche introduzione, qualche semplificazione, e Denis con mestiere non si fa prendere dall'ansia e usa tutto per non tralasciare nulla. Arrivo a circa 2 ore di film e mi viene ansia …"sto vedendo un film lentissimo e manca ancora più di metà film o il tempo è volato, ma <<aiuto>> il tempo sta scadendo e manca più di metà film" …
ecco non sapevo che il romanzo era diviso in 2 film.

Scampato il pericolo di un finale super affrettato e con un po' di delusione per il finale che rimanda ad un secondo tempo, sotto l'acquazzone dell'anno, vengo ipnotizzato dai tergicristalli o forse è l'effetto della spezia? Sono ancora folgorato dalla maestosità della messa in scena.

"Dune" è un film visivamente ineccepibile, in tal senso anche superiore a BR2049, durante la visione, più volte vien voglia di fare fotografie da pubblicare su instagram, i tramonti di Arrakis sono da copertina. Anche i modellini delle astronavi (in equilibrio tra oggetti puri e insetti) sono magnetici e i paesaggi della Giordania "chettelodicoaffare". C'è da perdersi, se poi alla fotografia si aggiunge anche un sonoro imponente, una soundtrack muscolare (Zimmer calca la mano), scenografie e costumi, il rischio è concreto. Per fortuna l'eccellente Timotino (un perfetto Paul Atreides snob al punto giusto) è capace di tenere alta la tensione emotiva dando un'anima ad un film che, altrimenti, rischiava di rimanere prigioniero del suo impianto tecnico. Bene anche il resto del cast ben assortito (più la bella Rebecca Ferguson che la Zandaya, confinata per ora ad un eterno spot di un profumo speziato); anche se confinare Acquaman nel deserto (e senza barba) è stata una vera cattiveria.

Ecco il limite forse è proprio nella freddezza dell'impianto, tutto troppo bello, tutto troppo curato. Questo aspetto assieme all'assenza di colpi di scena alla Villeneuve (il romanzo mi pare ben rispettato) rende la visione passiva, del tipo: "eccoti il blockbuster d'autore, scegliti una sala adeguata e lasciati trasportare dalle immagini, al resto penso io" (Villeneuve)

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