DitaAppiccicose 6½ / 10 25/07/2017 23:59:04 » Rispondi Un discreto thriller che ha come punti di forza una trama ben congeniata e delle musiche, eseguite dai Goblin, appropriate. Ci sono riferimenti ad Argento ( la scena dell'omicidio della medium intravisto dalla finestra ricorda "Profondo rosso" ), a Pupi Avati de "La casa dalle finestre che ridono" e non solo per la presenza di Capolicchio ma anche per l'insolita ambientazione ( per Avati la pianura padana, qui Venezia e dintorni: una Venezia però che così priva di persone esiste solo nei film di fantascienza, non nei gialli… ), ad Hitchcock.
( il suicidio del prete ricorda ovviamente il finale di "Vertigo"… )
Ho trovato, per contro, sia la recitazione che soprattutto la sceneggiatura un poco statiche, scolastiche ed inoltre in diverse scene il ritmo cala troppo. Nelle scene degli omicidi, invece, la suspance è resa abbastanza efficacemente. Chi sia l'assassino
si capisce subito, ma l'intreccio della trama rende il film interessante.
Alpagueur 18/12/2020 12:05:29 » Rispondi più che il finale di "Vertigo" (dove il fine è quello di buttare giù la donna) direi quello di William Wilson (Alain Delon) in "Tre passi nel delirio" (1968)