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LORO 2 regia di Paolo Sorrentino

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Terry Malloy     10 / 10  18/05/2018 15:29:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei tu Dio?

E' la domanda che dovremmo porre tutti noi a Paolo Sorrentino, per averci regalato di nuovo un'esperienza cinematografica trascendentale quale è "Loro 2". Se la prima parte è una divertente e rutilante discesa nella Palus Putredinis del mondo di mezzo berluschino, la seconda parte è l'elephant foot radioattivo dell'universo di Villa Certosa.

Il film inizia dichiarando il suo tema, il dialogo con Ennio Doris (interpretato, con doppio ruolo, da Servillo stesso, pratica - quella del doppio ruolo - sempre più frequentata) è una lectio magistralis non solo di recitazione, ma un'autodichiarazione di poetica, essendo un cinema - quello sorrentiniano - che vende la stessa idea da ormai un bel po', ma che continua a fare presa sui suoi fan e continua a disgustare i suoi detrattori, in questo caso l'intero giornalismo italiano (che sembra impazzito per Garrone, che è come preferire un'opera di Salieri a una di Mozart, ma vabbè). Silvio Berlusconi è solo l'ennesimo di personaggi che devono vendere per stare al mondo, vendere un'immagine di se stessi, vendere per far soldi, vendere per essere accettati, amati, compresi. Sorrentino e i suoi alter ego sono ricchi grassi mercanti ebrei che mostrano a sprazzi il loro (grande) cuore.

Il dialogo con Ennio Doris fa da pendant a quello, ovviamente più pop, con Veronica. A metà sta quello con la ragazzina letterata che, come tutti i personaggi giovani dei film sorrentiniani, è infinitamente migliore dei tanti vecchi (dentro e fuori) che affollano questi carnevali.

Per quanto mi riguarda, Loro 2 rappresenta il culmine estetico raggiunto dalla doppia S(Servillo-Sorrentino), si vede che il regista partenopeo sta lavorando alacremente sul perfezionamento di una formula che avevamo già scoperto col suo primo film (L'Uomo in più) ma che abbiamo imparato ad apprezzare davvero a partire dai capolavori della maturità, Il Divo e La Grande Bellezza. Ma nel Divo c'è ancora tanto tarantinismo, nella Grande Bellezza c'è una sospensione commossa del Tempo chiaramente desunta dalla lettura dell'opera proustiana, in The Young Pope il Mercante entra nel tempio e dietro le maxi tende di San Pietro si intravvede un film enorme che dura dallo 0 a.C e arriva ai giorni nostri.

In Loro dietro le tende c'è Morra/Tarantini con la sua bella moglie, ma è tutto ben mostrato, ostentato, tutto arrogante e pecoreccio e soprattutto corrotto e cupo. Tutto documentato e tutto arbitrario.
gemellino86  18/05/2018 16:54:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I pareri sono personali ma 10 mi sembra un tantino esagerato.
LaCalamita  23/05/2018 18:51:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che si può dare 10. Loro affronta le grandi tematiche della vita, e lo fa ottimamente. Mediante la deformità berlusconiana si possono fare molte riflessioni.
Terry Malloy  22/05/2018 19:35:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è poco, merita 12