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LA SIGNORA SCOMPARE regia di Alfred Hitchcock

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Dom Cobb     8 / 10  23/05/2018 23:33:45 » Rispondi
Nel nulla sperduto di un paese dell'est Europa, una giovane turista inglese stringe amicizia con un'amichevole vecchia durante un viaggio in treno; finché, tutto d'un tratto, la vecchia scompare misteriosamente, e gli altri passeggeri affermano di non averla mai vista salire. Aiutata da un aspirante musicista scettico, la turista, convinta che non si trattasse di un'allucinazione, si mette a indagare...
Altro prodotto mezzo dimenticato del periodo inglese di Alfred Hitchcock, prima della sua venuta in America, "La signora scompare" segna un'altra tappa nella filmografia del cineasta verso una gradualmente maggiore maturazione stilistica e tecnica, che lo porterà a lungo andare al periodo più noto dei grandi capolavori per i quali è ancora oggi riverito in tutto il mondo.
In effetti, proprio di maturazione si può parlare osservando il risultato finale di questa sua fatica, una delle ultime e più popolari in patria precedenti la trasferta hollywoodiana di Hitchcock, specialmente se paragonata ad alcuni suoi lavori usciti qualche anno prima: sebbene ancora non si possa dire di avere di fronte un lavoro eccellente o mozzafiato, si tratta nel complesso di un lungometraggio più riuscito; il che è strano considerando che, generalmente, gli elementi narrativi e stilistici rimangono praticamente identici. Infatti, proprio come ne "Il Club dei 39", abbiamo un individuo normale che si ritrova in una situazione che a tratti ha del surreale, in questo caso la giovane Iris, sola contro tutti nella sua ricerca di una persona che forse è solamente frutto di una sua allucinazione, e infine impegnata a sventare un complotto di qualche tipo: nulla di tanto diverso dalla solita solfa.
Eppure, qui le cose cambiano: non solo la vicenda viene presentata e introdotta con una maggiore fluidità, ma l'ambientazione esotica, influenzata dal clima politico pre-Guerra Mondiale del periodo, concede al tutto un tocco di charme in più, che ben presto fa virare l'atmosfera su territori non lontani dall'avventura più classica. Certo, le similarità con altre opere dello stesso regista sono evidenti,


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e la tensione vera e propria, quella per la quale Hitchcock è famigerato, latita; ma non importa, perché il mistero è meglio congegnato, il duo di protagonisti uomo-donna è più affiatato e carismatico sia in singolo che in coppia e il restare confinati in un ambiente unico, quello del treno, permette anche la creazione di una sfilata di personaggi secondari uno più divertente dell'altro, capaci di dare colore e vivacità alla narrazione con le loro personalità semplici, ma efficaci.


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Inoltre, la vaghezza che in passato era stata la debolezza della narrazione di Hitchcock qui non è un problema: nonostante l'identità del nemico non venga mai pronunciata ad alta voce, la sola ambientazione la rende più definita, abbastanza da renderla soddisfacente, e i villain sono considerevolmente più attivi nella trama.
Tutto ciò aiuta a far scorrere ancora meglio l'ora e quaranta di durata, già di per sé caratterizzata da un ritmo brioso e sempre più in crescendo fino alla godibile sequenza finale, con tanto di sparatorie e treni fuori controllo.
In definitiva, "La signora scompare", sebbene sia meno noto di altri titoli nella filmografia hitchcockiana, lo ritengo più soddisfacente e più indicativo del suo cosiddetto periodo britannico, superiore sotto ogni aspetto a quanto venuto fino ad ora.