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IN NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLA COLT regia di Mario Bianchi

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daniele64     5 / 10  20/05/2023 12:28:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già nel West c'erà chi ammazzava ad Halloween .... In un villaggio del Far West , durante i festeggiamenti di Halloween , lo sceriffo ha il suo bel da fare , tra rapinatori sanguinari ed assassini mascherati .... Con questa pellicola il romano Mario Bianchi fa il suo esordio dietro alla macchina da presa , iniziando una prolifica carriera registica che lo porterà ad attraversare un po' tutti i generi del nostro Cinema ( western , poliziottesco , sexy ) , sino a finire nel porno duro e puro . Questo film è vistosamente molto povero e molto ingenuo , ma ha un paio di caratteristiche che lo rendono particolare . Se l' inserimento di una sottotrama " gialla " in un contesto western non è forse una novità assoluta , più interessante risulta invece l' introduzione di un misterioso assassino che cela il suo volto dietro ad una strana maschera di cuoio ed uccide con un coltellaccio durante i bagordi di Halloween ! Per il resto si tratta di un mediocre Spaghetti Western di serie C , girato nelle campagne laziali con un cast di basso livello . L' unico nome noto è quello di Craig Hill , che svolge bene addirittura un doppio ruolo ( lo sceriffo ed il suo gemello cattivo ) , anche se istrioneggia un po' troppo nei panni del villain nerovestito . Tra i comprimari si salva un po' l' esperienza degli spagnoli Francisco Sanz e Frank Brana , oltre alla bellezza di Agata Lys e di Nuccia Cardinali . Poco altro da ricordare , se non un paio di ridicoli assalti alla diligenza e qualche momento leggermente osè . Non brutta la colonna sonora di Piero Piccioni , per un film che nel complesso non può ambire ad un voto superiore al 5 - .