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WINCHESTER '73 regia di Anthony Mann

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stratoZ     7½ / 10  25/07/2023 11:46:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Western classicissimo e prima collaborazione tra Anthony Mann e James Stewart, se il primo era ancora agli inizi ed ha iniziato a diventare un regista di culto immediatamente dopo quest'opera, il secondo era già una star di Hollywood affermatissima. I due con questo film inaugureranno un filotto di western destinati a restare negli annali del genere ma anche del cinema classico.

Winchester' 73 propone una struttura narrativa anticonvenzionale per il periodo con un montaggio parallelo che lo rende quasi un film corale e introduce diversi personaggi legati tra loro soltanto a causa del leggendario fucile che funge da oggetto del desiderio di tutti i personaggi della pellicola.

L'incipit è spettacolare, la premessa sul fucile e le successive scene della gara di tiro a bersaglio fanno accrescere immediatamente la tensione nello spettatore, non solo tenendolo sulle spine per l'esito ma anche sottolineando il rapporto conflittuale tra i due personaggi principali della sfida, inizialmente senza spiegare il motivo di questo odio.

Dopo il furto del fucile al protagonista che l'aveva vinto in maniera lecita vi saranno diversi passaggi di consegna, alcuni molto casuali altri dettati dalla volontà di accaparrarsi un modello così raro. Mann usa come pretesto il fucile per regalarci diverse sequenze degne di nota, tra la scena del poker nella locanda e l'assalto degli indiani, fino ad arrivare allo splendido finale, di cui preferisco non rivelare il colpo di scena ma tengo a dire che tramite questo l'attenzione dello spettatore si concentra molto di più nel rapporto tra i due personaggi principali piuttosto che sul fucile, rendendolo alla stregua di un McGuffin.
In ogni caso la tensione e il pathos hanno un forte crescendo nella parte finale e arrivano - come da manuale di western classico - ad una splendida sparatoria.

Gestito bene nei tempi e molto dinamico, il film presenta degli aspetti tecnici validi, soprattutto un'ottima fotografia in bianco e nero, molto contrastata con qualche luce e tante ombre, chiariscuri e bei campi lunghi con le silouette in controluce.
La frammentarietà del montaggio invece, complice probabilmente il suo non essere ancora rodato perfettamente nel periodo, tende a tralasciare un po' una caratterizzazione dei personaggi che sembra molto basica.

In ogni caso un bel western.