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MAESTRO (2023) regia di Bradley Cooper

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stratoZ     5 / 10  23/03/2024 14:36:16 » Rispondi
Oggi al posto di una recensione ho voglia di scrivere un tutorial, chissà che magari Wikihow non lo metta tra le sue pagine, il tutorial è: “come attirare l’attenzione degli oscar per ricevere quantomeno un po’ di candidature”, poi se ci sono dei fattori favorevoli magari si vince pure, anche se in questo caso non è successo.

Uno: Fai un biopic

Due: Fallo però su un personaggio problematico, preferibilmente Americano, in ogni caso evita di andare fuori dal mondo anglofono, ma soprattutto assicurati che faccia parte di una minoranza, è un fattore fondamentale.

Tre: Mostra le difficoltà che il protagonista provava nel passato, ti consiglio di ambientarlo in un range temporale tra fine ottocento e massimo gli anni ottanta, in modo da avere a disposizione una società un po’ meno consapevole dei diritti civili, ma comunque non troppo lontana cronologicamente da quella attuale, così puoi sfruttare il pretesto per fare anche un po’ di critica sociale.

Quattro: Assicurati che il protagonista sia un genio, meglio se è uno incompreso ai tempi e che è stato rivalutato col tempo, in ogni caso devi mettere in evidenza la sofferenza di una mente tanto acuta quanto fragile e le difficoltà che gli causa nella vita quotidiana.

Cinque: Assicurati abbia avuto una vita difficile, con episodi drammatici, e se non sono abbastanza drammatici enfatizza e romanza

Sei: Procurati un cast altisonante e di bell’aspetto

Sette: Impacchetta tutto per bene con una messa in scena di livello e anche appariscente, non importa che sia funzionale, puoi usare anche il bianco e nero senza motivo per dare un tono più autoriale all’opera, se poi vuoi sembrare un’artista totale di quelli proprio pazzissimi usa il 4:3.

Otto: Aumenta il contrasto in post produzione, usa spesso le backlight ma anche un po’ di luce volumetrica.


Per ora la mia guida si ferma qua, detto questo, a breve si potrebbe aggiungere il punto nove, ovvero, fai dirigere il tutto all’intelligenza artificiale, tanto, se dobbiamo farli con lo stampino. Detto questo, mi son fracassato le palle con sto film, se non si fosse capito, salvo un po’ la confezione che è anche fatta benino, e ritengo migliori leggermente nella drammatica parte finale, ma in ogni caso non si vede mezzo guizzo di originalità.

Il solito biopic hollywoodiano di plastica.