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CIVIL WAR regia di Alex Garland

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Febrisio     8 / 10  01/05/2024 10:16:16 » Rispondi
Locandina e trailer fanno pensare ad un film assai ricco d'azione e testosterone. Lo spettatore rivolto più a questo genere, malgrado ci siano comunque delle belle scene d'azione, come d'altronde tutta le pellicola è visivamente splendida, rimarrà deluso.
Garland corre sul filo del rasoio. Non dà spiegazioni a questa guerra civile. È apolitico, è distaccato non si prende nessuna responsabilità; il momento in America è delicato ma soprattutto il suo film parla d'altro. Non a caso sceglie il punto di vista del fotoreporter.
È anche curioso quanto preoccupante che in pochi mesi abbia visto due film in cui su suolo americano nasce o ci sia una guerra così vicina alla realtà, una in modo così anticonvenzionale, qui così reale.
In Civil War colpisce la brutalità e la violenza di cui gli umani durante la guerra, qualsiasi guerra, si distinguono. Purtroppo un pensiero a me ricorrente che non riguarda il film, ma la guerra, è proprio questo, l'anarchia. L'assenza di autorità che danno la possibilità ad una parte di popolazione attualmente latente di dare sfogo ai propri istinti violenti e assetati di sentirsi più forti rispetto ad altre persone di qualsiasi parte o etnia stanno o sono. Questo fa sì che la guerra, oltre alla sua inutilità che qualsiasi motivazione non riesca a giustificare, in ogni guerra si crea questo stato di inciviltà in cui tutti sono in pericolo ad ogni incontro. Un tutti contro tutti. Garland ci propone un roadmovie con un ruolo tendenzialmente imparziale quello passivo da reporter di guerra. Diverse immagini sono impressionanti in cui le mie preoccupazioni descritte precedentamente ne fanno parte, e probabilmente ne è solo una piccola parte di ciò che l'umano possa compiere durante una guerra. Gli incontri dei protagonisti fanno da sfondo a un quadro così reale quanto assurdo. I 4 giornalisti che seguiremo sono ben assortiti e interpretati in cui nemmeno a loro non vien lasciato scampo. Il fardello tra il compiere ciò che è giusto e civile da essere umano e le motivazioni che li portano a compiere e completare il proprio lavoro li divide e contorce.
Garland bisogna dirlo, negli ultimi anni ci ha regalato dei bei film, non banali e speriamo anche se le notizie sembrano contrarie, di poterne vedere tanti altri.