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RAPINA A MANO ARMATA regia di Stanley Kubrick

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Aenima     10 / 10  29/11/2004 10:27:51 » Rispondi
"Perchè tutto quello che facciamo, obbligatoriamente, fallisce?"
Domanda da 1 milione di dollari a cui il protagonista del fim, Johnny Clay (interpretato da Sterling Hayden), non sembra in grado di dare una risposta (nella sequenza conclusiva lo sentiamo pronunciare la frase: "A che giova ormai?" quasi a rendere ancora più aspro il già tragico epilogo).
Una rapina finita male; la continua ricerca della felicità impossibile; la voglia di ricominciare; e l'inevitabile punto a capo....Tutti gli elementi dei più classici film noir da cui Kubrick attinge a piene mani.
In questo suo terzo capolavoro, il grande Stanley, dipinge la vita dei suoi personaggi come una continua scommessa che essi sono inevitabilmente destinati a perdere...
Il tema principale del film è infatti proprio il gioco d'azzardo, che ricorre in vari momenti dlla proiezione.
Inoltre una serie di coincidenze beffarde accompagna la morte di alcuni dei protagonisti:
-Nikki cade a terra nelle vicinanze del ferro di cavallo che gli era stato offerto dal parcheggiatore, e che gli ha impedito la fuga (se lo avesse accettato non avrebbe fatto in tempo a compiere la sua missione e non sarebbe deceduto).
-Il volto tumefatto di George viene accostato a un uccello in gabbia, sottolineando così il modo in cui quest'uomo ha trascorso la sua vita.
-I corpi degli altri membri della banda giacciono a terra esattamente come quei biglietti perdenti inquadrati all'inizio del film.
La morale è forse la più drammatica mai espressa in una pellicola di Kubrick (eccezion fatta per il "DOTTOR STRANAMORE"): "Il destino dell'uomo non può essere cambiato in quanto esso è obbligato a essere perdente..."