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LA GRANDE ABBUFFATA regia di Marco Ferreri

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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69     10 / 10  03/12/2004 14:24:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Mangia, mangia altrimenti non puoi morire". Queste parole pronunciate all'interno del film possono essere assunte a sintesi dell'ideologia che il film lascia trasprire. Nella vicenda narrata da Ferreri con graffiante ironia, non si mangia per appettito, per fame ma solo per ingordigia, per abitudine. La storia che si svolge all'interno delle quattro mura è rappresentativa di un'intera società che celebra il suo autoannientamento, in quanto si è spinti non più a soddisfare i reali bisogni ma si tende a incoraggiare la ricerca del superfluo, del fine a se stesso, del materialismo sfrenato. Lo stesso approccio autolesionista verso il cibo, lo si trova nella ricerca sessuale in cui tutto si risolve su piano puramente meccanico, freddo, impersonale che non ha nessun lascito positivo laddove si è persa la capacità di godere attraverso le sensazioni più spontanee , prima che attraverso il mero soddisfacimento materiale. Con un tale approccio animalesco di fronte alla vita non c'è altra via d'uscita se non la morte. Nico