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FERRO3 - LA CASA VUOTA regia di Kim Ki-duk

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liu_mi     8 / 10  09/01/2005 12:59:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un’altra bella sorpresa da questo bravo regista coreano. Il film è proprio una favola, in cui le situazioni e gli eventi si susseguono più per spiegare un concetto che per il reale intento di narrare una storia. Racconta di solitudine e difficoltà a trovare l’intimità. Inizialmente il protagonista è solo e ricerca l’intimità appropriandosi di quella degli altri. La sua vita nelle case deserte esprime un senso di vuoto, di desolato. Poi l’incontro con la protagonista e la condivisione di questa solitudine; non parlano mai, rimangono a lungo sempre soli, nonostante siano insieme. Sembra quasi un percorso formativo, lei imita i gesti di lui, se ne prende cura e si appropria del suo modo di vivere. La parte finale è poetica e molto bella. Quello che mi piace di questo film è il suo tentativo di trovare un linguaggio simbolico originale per spiegare emozioni e, secondo me, ci riesce perché permette allo spettatore di riflettere senza essere troppo invadente o didascalico, come invece era successo nel film precedente. Più che un regista è un artista.