caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HELLRAISER regia di Clive Barker

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Aenima     8 / 10  17/01/2005 17:03:24 » Rispondi
“Siamo esploratori delle più remote regioni dell’esperienza…Per alcuni Demoni…Angeli per altri”

Questa frase, pronunciata dal cenobita Pinhead in una delle più indimenticabili sequenze del film, descrive, forse nel migliore dei modi, la follia e le perversioni che regnano incontrastate nell’inferno dell’universo Barkeriano; un mondo dove i supplizianti (entità soprannaturali vestite con tute in pelle) raggiungono il piacere estremo lacerando al carne delle loro vittime; un regno dove gli orgas*i ed il dolore si mischiano al sangue e alla disperazione…
Realizzato con quattro soldi “Hellraiser” rappresenta un punto di svolta nella cinematografia e nell’immaginario orrifico: una pellicola decisamente più matura rispetto a slasher come “Nightmare”, “Venerdì 13” e “Halloween”. Il tema che Barker affronta, dapprima nel libro “Schiavi dell’inferno” (da cui è tratto il titolo in questione) e quindi su celluloide, è il conflitto eterno tra bene e male visualizzato nell’ottica dello scontro tra godimento e sofferenza…La linea di demarcazione che separa i due stati fisici è portata talmente all’estremo da risultare pressoché invisibile, e la scelta che i protagonisti operano nell’attuare questo conflitto appare del tutto involontaria (nel momento in cui un essere umano apre la scatola non sa cosa lo aspetta…).
Entrato di diritto nell’olimpo del “Cinema Nero” “Hellraiser” rappresenta uno degli Horror più significativi degli anni ’80: caratterizzata da costumi e trucchi eccellenti, regia serrata e claustrofobia, ambientazioni azzeccatissime e finale a dir poco fastidioso, l’opera di Barker, girata a quanto pare con il solo scopo di far inorridire, è ad oggi una delle pellicole più ambigue, cupe e affascinanti mai realizzate…Sono il primo a riconoscere gli innegabili limiti di questo film, ma considero tali limiti peccatucci veniali in un’opera geniale che a distanza di anni riesce ancora a disgustare e affascinare anche il più scettico degli spettatori.