Requiem 8 / 10 27/02/2005 11:48:59 » Rispondi Un film delirante, che colpisce per la messa in scena, con una sorta di regia schifofrenica, con rifrese a mano, montaggio velocissimo, bianco e nero sbiadito, 16mm. Ispirato molto vagamente al Lynch di "Eraserehad", è molto più cronenberghiamo nei contenuti (sopratutto alla "videodrome"- "la mosca"), tratta temi sicuramente Ballardiani , gli uomini e le macchine, e la loro fusione, parla in modo apocalittico delle paure di fine millennio e anticipa in qualche modo il film di Cronenberg tratto dal capolavoro dello stesso Ballard "Crash". Se Cronenberg, è disturbante raffinato e controllatissimo al tempo stesso (e il suo film è splendido e sinceramente lo preferisco 100000 volte), Tsukamoto dirige un incubo di un'ora, un delirio vero e proprio di immagini, veloce, più vicino al primissimo Lynch e a Raimi.