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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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Viaggiatore     8 / 10  29/09/2005 10:01:23 » Rispondi
L'ho visto finalmente dopo averlo allontanato e rimandato più volte.

E devo dire che non me lo aspettavano, come al solito sapevo pochissimo del film e in questo caso solo che si girava in un teatro di posa, null'altro.
Mi è piaciuto e si che mi è piaciuto, tutto!!
Dalla trama alla splendida scenografia.
L'idea geniale di girarlo in un teatro, i personaggi che calpestano un palcoscenico disegnato ed essenziale, devo dire che, pur partito titubante nella visione, dopo pochi minuti ero già affascinato da quelle inquadrature e da quella voce fuori campo azzeccatissima che scandiva i tempi del film.

La storia è semplice, ma è lo svolgimento che L.V.T. dipana che è intrigante e inaspettato, riesce, il regista, a mettere in scena le debolezze umane sotto diverse sfaccettature, in un crescendo di squallore, oppressione e ricatto psicologico che ti colpisce e ti rende partecipe della salvezza della povera Grace.

Due parole sulla scelta del teatro di posa, se prima di vedere il film mi lasciava perplesso, già dopo poco avevo cambiato idea e rimanevo affscinato da quel paese di cartone e gesso dove tutti gli attori si muovevano splendidamente "senza palla".
Le riprese dall'alto dei Elm Street, le inquadrature lunghe dele paese, geniale!!!
Un film lungo, ma che non annoia, nonostante le inquadrature non abbiano tante vie di uscita, nonostante non ci si può distrarre con il paesaggio, in un paese invisibile che però è tanto reale, in cui tutti gli abitanti hanno un ruolo determinante.

N. Kidman è bravissima, splendida fuggitiva, costretta a terribili torture da un paese che ha tutto il riassunto dei mali della società: l'ignoranza, l'arroganza, la cattiveria, l'opportunismo, la prepotenza, etc etc...
Bravissimi tutti, da Tom disperato idealista a Chuck squallido marito, passando per le donne del paese in cui spicca Vera, madre frustrata.

La colonna sonora semplice ti accompagna insieme alla tranquilla e rassicurante voce narrante, ottima scelta questa, una voce che ti prende per mano per potarti nel paese finto dei mali veri.
Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma lascio a critici più puntuali e bravi l'onere di descrivere tutte le sfumature, io mi fermo qui con un ultimo consiglio.

Non fatevi spaventare dalla lunghezza o dall'apparente staticità della scenografia, il film è bello e da vedere per apprezzare un genio e una scommessa vinta sotto tutti i punti di vista.