Mpo1 8 / 10 15/11/2006 00:55:16 » Rispondi La prima cosa che colpisce del film è senza dubbio la perfezione visiva: bellissima la fotografia (di Christopher Doyle) e le scenografie. Il film ha una struttura simile a “Rashomon” di Kurosawa: la stessa storia viene raccontata più volte in modo differente, e qui viene utilizzato un colore dominante diverso per ogni storia (rosso, blu, bianco e verde). Gli attori sono tra i più famosi dell’estremo oriente. Certo in genere preferisco lo Zhang Yimou di “Lanterne rosse” a quello dei combattimenti nell’aria (che sono l’elemento meno interessante del film), ma la maestria stilistica del regista è sempre presente. Il finale non mi è molto piaciuto e il “messaggio” è un po’ ambiguo, ma il film rimane una festa per gli occhi.