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DEJA' VU - CORSA CONTRO IL TEMPO regia di Tony Scott

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Giordano Biagio     9 / 10  01/01/2007 12:35:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da una prospettiva analitica un po' più attenta all' estetica del film mi sembra di poter dire che questa di Tony Scott sia un'opera molto riuscita. Al di là di quanto si possa affermare oggi sul fenomeno del "deja' vu", ancora troppo conteso come oggetto di studio tra psichiatria, neurologia, psicanalisi, paranormale, religioni, perchè su di esso si possa affermare qualcosa di certo, cioè di dimostrabile e quindi collocabile su un piano scientifico. E quindi anche al di là della credibilità dei contenuti del film che rimangono pretesti visionari per costruire meglio una storia a forte impronta letteraria: ricca di valenze visive estetiche ignara di ogni fantasmagoria messa in campo. Al di là di tutto ciò che di spicciolo e impressionistico e immediato può essere detto su questo film, l'opera di Scott brilla per un insieme di difficili ingredcienti che il regista fa lievitare brillantemente in una direzione nuova, originale, fertile di interrogativi oltre che letterari anche filosofici ed etici.
Il film funziona, eccome, grazie soprattutto alle tecniche e agli intrecci narrativi che riescono a mettere magistralmente in tensione gran parte del film con rare e brevi pause.
La soluzione finale è straordinaria per via di quel geniale compromesso che il regista compie tra le esigenze di soddisfare le attese più comuni di un pubblico popolare e la necessità di dare una soluzione più credibile e coerente con il grosso discorso fantatecnologico messo in piedi.
L'idea filosofica centrale mi sembra si possa collocare nel tema amore-morte, un amore che acquista senso e si alimenta del gioco serio in atto tra la vita e la morte. Esso è presente nella storia tra il poliziotto e la bella perseguitata dal folle mistico presi entrambi in una situazione di lotte e conflitti molto pericolosa.
Un'attrazione fisica, che le azioni della coppia nel pericolo mortale non fanno che trasformare in una passione travolgente, soprattutto per il confluire nella storia di pulsioni e valori etici nonchè desideri, di diversa provenienza, tutti molto potenti quali: pulsioni di conservazione della vita, senso comune di combattere il male vero, pulsioni sessuali, coinvolgimento nella pietà e nell' amore per il prossimo, desiderio di andare oltre i limiti umani conosciuti per scoprire nuove forze-funzioni più idonee a combattere efficaciemente le forme maggiormente aberranti del terrorismo, e poi anche una componente spirituale religiosa che entra in contrapposizione con il delirio religioso del terrorista creando un'atmosfera di trascendenza e stranianza dagli eventi, tale da rendere l'amore nascente nei due protagonisti estremamente vicino a una antica atmosfera primitiva mistico- tragica, ricca di potenti rappresentazioni.