Terry Malloy 8½ / 10 15/04/2007 14:40:37 » Rispondi Bellissimo. Sembra una specie di parodia autonoma del Settimo Sigillo di Bergman. si sa che in quasi tutti i suoi film ci sono citazioni e citazioni delle cose che stanno a cuore ad Allen (vedere solo Manhattan), ma questo film è un omaggio, un'apologia al grandissimo regista svedese. come quest'ultimo altri registi hanno dato le loro visioni della Morte vedi per esempio in larga scala l'eccezionale Tim Burton, ora con questo che è uno dei suoi migliori, Woody Allen riflette molto e con grande capacità intellettuale (la sua cultura è immensa), con grande intelligenza e umorismo, con estrema capacità cinematografica sulla vita e la morte e per sua iniziativa pone per ognuno dei due crucci esistenziali due aspetti: per la prima analizza l'amore, per la seconda la guerra. solo in questo modo è giustificabile il titolo italiano "Amore e Guerra" invece che "Amore e Morte" (decisamente più appropriato). alla fine l'idea che dà Allen della morte è contradditoria, ma non è un male...alla fine che non ha un idea durante la vita dinamica della morte? se si analizza il percorso di Boris si vede che all'inizio c'era solo curiosità, poi si sviluppa in paura, poi in una paura matura che si pone domande che non guarda con solo irrazionale terrore, poi nella voglia di morte, poi in quella di vita, poi dopo la morte è deluso, ma alla fine ci balla... e voi...?