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THE ELEPHANT MAN regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     8 / 10  22/09/2007 00:12:54 » Rispondi
Commoventissimo ma senza retorica questo secondo lungometraggio di David Lynch, pieno di momenti splendidi e dolorosi - come quando Merrick grida I am not an animal! I am a human being! I...am...a man! - e con un azzeccatissimo uso del bianco e nero, che proietta direttamente in quegli anni bui, dominati da una parte dai circhi itineranti dei freaks, dall'altra da un interesse fervente per la medicina chirurgica. Tralaltro e' proprio da questa unione che è nata la moda letteraria dell'accostare uomini deformati o mostri a scienziati pazzi (due su tutti il Frankenstein della Shelley e Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Stevenson - ma ripensandoci anche Edward mani di forbice!). E c'è anche questa corrispondenza tra la creatura di Frankenstein e John Merrick: qual'è la differenza fra uomo e bestia? Forse è solo l'amore e la comprensione, verso chi ci fa ribrezzo ma è comunque uguale a noi, che è poi il messaggio che vogliono dare entrambi i film.Eccezionale come al solito Hopkins, John Hurt si vede poco e niente ma è comunque estremamente bravo a recitare con il fastidio di una maschera (l'altro che ci ha provato riuscendoci egregiamente è Hugo Weaving in V for vendetta), meraviglioso il main theme di John Morris e bellissimo il finale.
Una perla d'altri tempi di Lynch, una delle numerose "uscite di strada" dallo stile surreale e visionario del regista del Montana, che lo rendono un cineasta piuttosto atipico.