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HALLOWEEN - THE BEGINNING regia di Rob Zombie

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Invia una mail all'autore del commento Albertine     6½ / 10  18/01/2008 10:41:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
HALLOWEEN – JOHN CARPENTER 1978 – il più grande horror di tutta la storia del cinema, padre di tutti gli slasher e di tutti i serial killer movie successivi…nulla di quello che è seguito ha mai eguagliato la perfetta sceneggiatura di John Carpenter e Debra Hill…si sentiva dunque il bisogno di un remake o di un beginning? Per me la risposta è no ma potrebbe essere una risposta condizionata dal fatto che halloween è stato uno dei primi film horror che ho visto, la mia prima notte insonne, il primo Mostro che ha incarnato le mie paure…una folgorazione…che continua a farmi lo stesso effetto ogni volta che lo rivedo. Il film merita la sufficienza perché Rob Zombie è bravo e lo ha dimostrato anche qui ed inoltre ha sicuramente reso di nuovo efficace ed inquietante il personaggio di Myers “resuscitandolo” e restituendogli vita…cosa non facile dopo lo scempio che ne avevano fatto i numerosi ed insulsi sequel. La tensione e la suspense però sono assolutamente assenti e la scelta del regista di dare una nuova e completamente diversa famiglia al Michael bambino mi è sembrata fuorviante perché l’istinto omicida di Myers non ha nulla a che vedere con il disagio sociale o familiare e rischia di alterarne la natura…Carpenter ha voluto disumanizzarlo fin dall’inizio…al punto di non farne mai vedere il viso se non in due brevissime sequenze…Michael nasce nel momento in cui uccide…della sua vita precedente nulla si sa e nulla si deve sapere...dietro la sua maschera non c’è un essere umano ma il Male puro e semplice…questa è la sua forza…è questo che atterrisce di lui…il suo respiro, il suo modo di camminare deciso ed implacabile, l’inspiegabile apparire e scomparire della sua pallida maschera dietro le finestre, nei cortili, fuori dalle case…Michael Myers non è semplicemente un assassino sociopatico…è l’Uomo Nero, è l’Ombra della Strega…terrificante con il suo silenzio, la sua ferocia e la sua determinazione omicida…senza volto e senza coscienza…come viene perfettamente descritto dal Dottor Loomis nei bei dialoghi del film. Forse Rob Zombie si è inventato una madre lap dancer semplicemente come pretesto per mostrare “il talento” di sua moglie che altrimenti non avrebbe saputo come piazzare anche in questo film…e comunque ci vuole un bel coraggio a scrivere “un film di Rob Zombie” quando di suo ci saranno 30 minuti in tutto e per il resto, compresa la bellissima colonna sonora, è tutta invenzione Carpenteriana…peccato perché mi è piaciuta moltissimo “la casa dai 1000 corpi”…molto meno “la casa del diavolo”…speriamo non abbia già esaurito le idee come questo plagio autorizzato potrebbe far temere.