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THE DREAMERS - I SOGNATORI regia di Bernardo Bertolucci

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lupin     7 / 10  29/10/2003 20:56:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Penso che al contrario di come molti altri affermano, il film dia una visione molto disincatata di un periodo effettivamente oscuro a gran parte dei giovani d'oggi,che viene spesso etichettato come una sorta di <> (Tyler Durden, Fight Club); ma rispetto agli altri film che affrontano questo periodo,penso che ne risalti un punto di vista nuovo mai toccato fin'ora: quello di 3 giovani borghesi legati morbosamente da una passione carnale per il cinema.. il cinema che ha plasmato generazioni su generazioni, producendo e talvolta fagogitando ideologie, mode e modi di vivere. Per tanto nn ho potuto che disprezzare l 'NC17 dato dalla Rating Commission americana (organo ormai strumentalizzato dalla politica americana) che, per chi nn lo sapesse, vieta la visione di THE DREAMERS a qualsiasi giovane americano <17 nn accomapagnato da un adulto. Per quanto riguarda le scene di sesso devo dire (senza offesa per nessuno) che ho sentito grosse stupidagini, commenti privi di logica e conditi da un falso moralismo che fa venire il voltastomaco: nn sono altro che affermazioni ipocrite perchè proprio la nostra generazione si è dimostrata molto precoce (in termini di sesso), ma senza entrare nella discussione, la mia critica più dura va a coloro che credono che the dreamers rasenti il porno.. dai suvi impressionate per così poco e ignorate i corpi di bambini morti in medio oriente che ogni giorno ci sparano in tv? Credo che il film sia pieno di temi di quel periodo (68) anche se effettivamente la scena nn vive per le strade tra i cortei e le proteste. ciao
MiaWallace  30/10/2003 01:27:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il punto di vista dei due gemelli legati morbosamente, come dici tu, è nuovo e piuttosto interessante dal punto di vista psicologico, ma devi ammettere che è una situazione mooooolto particolare, che secondo me non può essere presa come esempio della rivoluzione sessuale del 68 proprio perchè è unica, non è "di massa". Riguardo al fatto della censura hai ragione, è SBAGLIATISSIMO censurare i film (in America tra un po'censureranno anche i cartoni della Disney!!!), ma sul fatto che the Dreamers rasenti il porno non sono d'accordo con il tuo accanimento: infatti mostra scene morbose, i personaggi sono sempre nudi eccetera, insomma devi ammettere che Bertolucci ha usato queste scene come una provocazione punto e basta, sicuro del fatto che il film avrebbe suscitato scalpore...che poi dietro alle immagini del sangue mestruale in vasca da bagno ci fossero messaggi poetici nascosti, può essere, ma se qualcuno non li ha colti non vuol dire che è moralista o bacchettone, semplicemente che è sincero! E non tiriamo fuori i bambini morti, per carità, che quelli con la pornografia non c'entrano proprio nulla! Mi farebbe piacere una tua risposta per discuterne ancora. Ciao!
lupin  30/10/2003 23:04:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho parlato di poeticità,ma piuttosto di disincanto...qui si parla di amore, che accomuna i tre giovani,amore verso il cinema inizialmente,ma in seguito anche verso degli ideali e il fatto che il rapporto diventi sempre più morboso sottolinea quanto i tre vivano e condividano fisicamente le stesse intense emozioni.Apparte che il clamoroso incestuo nn c'è mai stato,ed era forse la cosa che inizialmente aveva suscitato maggior scalpore,poi spiegami quale migliore simbolo della rivoluzione sessuale del 68 può essere preso ad esempio se non il nudismo??L'idea di Bertolucci può sembrare perversa o folle,ma la cosa nn mi disturba affatto dato che mi vado sempre più convincendo che sono proprio le menti più "folli" ad essere le più geniali,da Warhol a kubrik fino ad arrivare a Lynch!Apparte la divagazione (di cui mi scuso) credo che il mio accanimento sia giustificato:ho sentito e visto gente che si accalcava per insultare questo film(nn tutti ovviamente),ma ho notato con mio grande dispiacere che continiuamo ad affollare i cinema e spopolare botteghini quando escono film del calibro di NATALE SUL NILO(e altri),film che,nn ho paura a definire letteralmente demenziali!spero di essere stato abbastanza chiaro con te,ciao
MiaWallace  31/10/2003 02:59:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il nudismo può essere, come tu dici, un simbolo di rivoluzione sessuale, ma forse praticato all'esterno. Finchè i protagonisti restano chiusi in casa la loro rivoluzione è molto limitata! Questo comunque è uno dei temi del film, cioè il fatto che i ragazzi stiano chiusi in casa e solo all'ultimo affrontino la realtà, richiamati dal sasso che entra dalla finestra. Però la rivoluzione che praticano è intima, particolarissima, non può essere presa come simbolo delle rivoluzioni del 68, secondo me. E'questo che vorrei dire! A me questo film non è stato sulle palle per la "follia", tutt'altro, anch'io apprezzo un sacco le menti folli tipo Baudelaire o Nietzsche, però questa follia non mi è sembrata produttiva, nel senso che non mi ha fatto riflettere, non mi ha comunicato nulla di nuovo. La vicenda delle relazioni private e morbose di quei due, e del ragazzo americano che si fa abbindolare, non mi ha entusiasmato nè appassionato, forse perchè è una situazione a sè stante, che non riesco a collegare a niente, sospesa nel vuoto. Se "the Dreamers" voleva comunicare questo nonsenso totale, allora ci è riuscito, ma dato che mi è parso che il film sia stato interpretato in tutt'altro modo (cioè come portatore di valori, ideali eccetera) allora ci tenevo a dire che per me non è stato così. Riguardo ai film di Vanzina che spopolano nelle sale, la faccenda non mi irrita affatto, mi lascia indifferente. Credo sia troppo facile generalizzare e dire che sono film bassi. Lo sono, di certo, ma lo scopo del cinema è anche quello di divertire. E'bello che il cinema abbia direzioni completamente diverse, ovvero che da un lato possa essere concepito come momento di puro svago, e dall'altro sia invece una bella occasione di vedere film impegnati e riflettere, conoscere, capire. La vedo un po' come l'esistenza contemporanea di mostre di quadri e parchi di divertimenti. Uno può andare in entrambi i luoghi, con scopi diversi, e non per questo dev'essere giudicato. Ok, il discorso sta diventando noioso e scontato, me ne rendo conto! Spero tu mi abbia capito! Saluti
lupin  02/11/2003 23:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi rincresce dirti che sono veramente poche le cose in cui possiamo ritrovarci daccordo, ma è molto stimolante il fatto che tiri fuori dei temi che per me sono cruciali in questo periodo della storia del cinema italiano. Prima di tutto, nn riesco a capire cosa intenda tu per rivoluzione sessuale praticata all'esterno.... nell'anima o per le strade la rivoluzione nn perde il suo significato, anzi la rivoluzione per essere giusta dovrebbe partire dai cuori, un movimento che dall'interno esplode all'esterno. Perchè in quegli anni è nata la parola "manifestazione"(?), la gente manifestava ciò che il proprio cervello aveva prodotto, una ideologia, una sovrastruttura. Questo è quello che distingue Mattew dai due siamesi. Bertolucci sottolinea Il fatto che i 3 siano ideologicamente dalla stessa parte (quando i tre scendono per le scale affannosamente dopo che il sampietrino è entrato in casa) e poi crea il distacco (la molotov, questo dimmi tu se nn è genialità), un distacco fondamentale... quella di Mattew è una rivoluzione molto più travagliata che nn si lascia andare alla violenza incondizionata (questa è una sconfitta, e qui c'è quello che definirei il dramma finale del film e del 68). Solo nelle ultime 4 scene c'è più 68 di moltissimi altri film incentrati su questo tema! Quindi ti sbagli a credere che il 68 sia solo gente che protesta e fa vandalismo (nn sto criticando chi protesta), nn sono questi i simboli di quel periodo. Secondo, Nitzsche nn è folle come intendevo dire io di Warhol, perchè Warhol era uno che si faceva di acidi ed lsd, mentre Nietzsche è forse l'uomo che più di tutti ha saputo accettare veramente la realtà e la pateticità della vita e del genere umano! Ora, mi hai lasciato a bocca aperta quando hai detto "nonsenso", può essere che il film nn l'hai capito bene? nn voglio offenderti ma forse dovresti rivederlo di nuovo. Poi, tu che subito hai GENERALIZZATO definendo questo film pornografico a priori, nn puoi dirmi: "è facile generalizzare.....". I film dei Vanzina sono una *****, e continuando a vederli nn facciamo altro che alimentare questo cattivo gusto generale che trabocca dalle sale italiane e che ha trasformato il pubblico italiano in una mandria di caproni. Noi italiani, che abbiamo avuto una gloriosa storia cinematografica ci siamo ridotti a questa disgustosa situazione!? E nn mi venire a dire che io creda solo nel cinema impegnato perchè nn è vero, adoro Jim Carrie i fratelli Coen, ho visto quasi tutti i film dei Farrelly Bros, autori dei film forse più demenziali degli anni 90 (Da tutti pazzi per mary a io, me e irene, al recentissimo Una settimana da Dio), e adoro anche la "vecchia" commedia all'italiana di Banfi Villaggio e altri..... ma gli ultimi film dei Vanzina sono davvero spazzatura, macchine da soldi, sono un insulto alla povertà! un saluto
MiaWallace  03/11/2003 23:53:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che scrivi è molto interessante. Secondo me abbiamo due visioni molto diverse, è impossibile stabilire quale sia giusta e quele sbagliata...allora: Nietzsche è un genio, e anche un pazzo, infatti ha passato gli ultimi 10 anni della sua vita in uno stato di grave infermità mentale...folle non è affatto solo chi si fa di lsd, anzi, a mio parere chi lo fa oggi è scemo..è chiaro che lo stato allucinatorio induce a creare cose "folli", ma credo che uno che tira fuori così dal niente che D-i-o è morto e che possiamo diventare dei superuomini rispecchi di più quella pazzia propulsiva che io ho in mente, quella che permette di distruggere le tradizioni borghesi e rappresentare compiutamente e in un modo del tutto lucido il nichilismo (come ha fatto Nietzsche). Secondo:ok, gli ultimi film di Vanzina fanno schifo, ma c'è gente a cui fanno ridere, e comunque sinceramente mi lasciano totalmente indifferente. Nel cinema, come in tutto, ci sono le cretinate, i cpaolavori, le schifezze eccetera. Terzo: per rivoluzione sessuale praticata all'esterno intendo l'amore libero degli hippies, oppure la promiscuità sessuale, l'orgia o più semplicemente un modo di vestire che mostri un certo tipo di sessualità...poi è ovvio che uno la rivoluzione sessuale a quei tempi la praticava in privato, ma non è questo il punto. Il loro modo di protestare era troppo intimistico, non uscivano da quella casa, per questo non mi è piaciuto. Finchè uno protesta ma non lo fa vedere apertamente, mi appare vile...poi è chiaro che la protesta può anche manifestarsi nella propria interiorità, ma nel 68 un atteggiamento come il loro mi lascia perplessa...il film era troppo incentrato sul rapporto tra i gemelli e Matthew, per questo non si può parlare di film sul 68, secondo me. I valori che il film mi ha trasmesso non mi hanno colpito, mi hanno lasciato indifferente, è una storia particolare, nella quale non riesco ad indentificarmi...tutta quella morbosità, quelle scene di nudo, sapevano di operazione commerciale di Bertolucci per creare il solito scandalo...ho detto pornografia per esagerare, è chiaro che era in senso figurato, la pornografia è ben altra cosa. Credo di aver capito bene il film, e mi ha interessato molto leggere la tua visione. Non la condivido semplicemente perchè non è stato per me uno si quei film che ti prendono dentro, che ti toccano, che ti fanno pensare, che ti deliziano, che ti soddisfano, a livello estetico ed emotivo..i capolavori sono altra cosa, secondo me....saluti anche a te!
lupin  04/11/2003 21:45:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao.Dalla tua ultima risposta sono rimasto molto contrariato...credo tu abbia frainteso il significato che io volevo attribuire alla parola folle: nn intendevo dire che tutti i pazzi fossero dotati di genialità,io intendevo follia nel senso di stranezza che porta spesso la gente a definire molte persone "pazze",o gente il cui modo di comportarsi risultasse anormale e fuori dai canoni imposti dalla società.Volevo sottolineare come spesso nella storia,la morale comune abbia portato alla condanna(fisica o morale) di gente ritenuta folle,ma che le generazioni successive nn hanno esitato a rivalutare e talvolta a considerare come geni.Chiusa questa parentesi,volevo farti riflettere sulla figura di Nietzsche,che tu hai definito malato mentale:la condizione del filosofo negli ultimi anni di vita sono andate peggiorando,ma se ricordi bene tutto è stato provocato dalle sue stesse teorie che lo hanno progressivamente allontanato da tutti(da Wagner ad esempio).Criticato da tutti per le sue assurde teorie,il filosofo,pur soffrendo sino a dannegiarsi fisicamente e struggersi mentalmente,per la sua onestà intellettuale,contro il dilagante idealismo e per lo spregiudicato materialismo che diffondeva,ha continuato la sua "opera" filosofica.Pur nn essendo sistematica la sua è stata,dopo Kant,la visione forse più lucida, disincantata e irrispettosa verso qualsiasi morale alla quale un uomo abbia mai pensato.Tu stesso/a affermi la lucidità e nn la follia del nichilismo,e permettimi di dire che nn credo ad una follia lucida.Quindi la forza con cui spazza nn le tradizioni borghesi,ma peggio il termine borghese,che è il simbolo di come i deboli addomestichino i più forti(la morale dei sacerdoti se ti ricordi),nn viene dalla follia,da qualcosa di surreale,ma dalla accettazione totale e più che mai nitida dello stato di sofferenza a cui l'uomo sfugge con le sue false morali.Questa è più o meno la concezione che ho io nel complesso di questo filosofo.Poi nn riesco a capire perchè continui a stilizzare una sorta di modus vivendi del 68,fatte di orgie all'aria aperta e perdizioni ovunque,come una sorte di conformismo al contrario,nel periodo poi in cui la porola chiave era proprio anti-conformismo.Nessuno potrà mai stabilire dei parametri per definire il livello di adesione al 68 semplicemente perchè nn ci sono,e meno che mai io e te potremo sproloquiare su qualcosa che effetivamente nn abbiamo vissuto!Forse è questo il motivo per cui nn riesci ad "identificarti" nel film,perchè nn potrai mai!Io adoro quel periodo,ma nn per rinuncia alIa realtà in cui viviamo,ne perchè voglio emularlo,ma perchè voglio capire perchè una mattina la radiosveglia ha suonato Clock's Around the rock e la gente ha cominciato ad ascoltare rock,perchè la componente giovanile della società sia entrata in aperta battaglia generazionale con i "padri" e le "madri" di guerra,come un risveglio da una sorte di torpore post-guerra!Per me il messaggio di Bertolucci è indirizzato alla nostra(mia quanto tua) generazione,che si sta pian piano abbrutendo,ed è sempre più spesso insesibile ed estranea a quello che le succede attorno,ai problemi della società,e troppa attenta e attaccata a mode e tendenze che le si dettano!Spero che abbia capito il mio pensiero...non mi aspetto che tu lo condivida,ma che lo capisca!Cmq talvolta è bello parlare con qualcuno/a che ha un gusto critico per qualsiasi argomento,oggi è diventata una rarità!un saluto...
MiaWallace  05/11/2003 00:55:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho capito perfettamente cosa intendi. Tu consideri la visione nietzscheana fin troppo lucida, ed hai ragione, ma questa lucidità ai suoi tempi era interpretata come una pazzia perchè appunto capovolgeva ogni tipo di riferimento borghese. Per i tempi era nuova, e non poteva venire accettata dalla gente, perchè la verità fa male, più di qualsiasi menzogna. Per questo mi è sembrato giusto definire Nietzsche un pazzo, un pazzo la cui follia era in realtà molto più rivelatrice e cosciente di ogni altro atteggiamento, che al contrario sembrava nascondere, non accettare la realtà... in questo senso, per me, potrebbe esistere eccome il termine follia lucida. Si tratta di una follia propulsiva, che viene tacciata come tale perchè portatrice di verità,.... è così che Nietzsche è stato visto per molto tempo, non è stato capito ed è stato forzatamente ricondotto e strumentalizzato verso le teorie naziste. Per questo nel famigerato 68 Nietzsche era bandito da qualsiasi insegnamento. Fortunatamente poi vi è stata una rilettura e rivalutazione di questo filosofo. Tutto questo per dire che la follia nietzscheana fu una sorta di "mania", di rivelazione, che gli fece intravedere gli aspetti della relatà così evidenti eppure così celati perchè troppo pesanti da accettare... nel dionisiaco (ne "La nascita della tragedia") egli vede lo spirito caotico, che ricerca l'imperfezione, la coralità, l'arte, ma soprattutto quell'atteggiamento che dice sì alla vita accettandone ogni aspetto. Il dionisiaco come contrapposizione all'ordine, alla forma e alla bellezza dell'apollineo è un concetto che N. riprende ovviamente dal mondo greco, e più precisamente dall'età arcaica in cui la diffusione dei riti orgiastici era vastissima. Durante questi riti ho letto che avveniva, tramite l'uso di vino, di suoni estatici, di corse sui monti, sbranamento di animali ed uso di maschere la piena identificazione con dioniso, e attraverso questa fusione si raggiungeva appunto la mania, la follia di invasamento con il dio, che era però una follia rivelatrice di verità. In questo senso, per me, può dunque esistere questo tipo di follia e in questo senso mi piace pensare a Nietzsche come ad un folle.
Secondariamente, è chiaro che non siamo nati nel 68, e per essere corretti dunque non dovremmo neppure permetterci di compiere dei giudizi, ma come tutti i ragazzi, anche noi siamo un filo boriosi e narcisi, per questo non ci tratteniamo dal dire la nostra: e per questo io dico che, da come mi hanno sempre parlato del 68 (i miei genitori eccetera) mi sembra che nel film quell'esplosione di rock, di ribellione non sia mostrata nella maniera più appropriata. Della musica, ad esempio (vero pilastro secondo me della rivoluzione) non c'è cenno. Inoltre, i giovani non sono presentati come portatori di valori e ideali (tranne forse Matthew, che però è troppo lucido per essere un vero ragazzo del 68: sa troppe cose, è troppo lungimirante: ha già capito che la violenza è un contro senso all'ideologia sessantottina, eppure ne si fa largo uso): i due gemelli appaiono come "pecore" che seguono la massa, sembrano indottrinati dalle ideologie correnti e ad esse attratti a livello molto superficiale. Presentato così, a me il film non ha fatto rimpiangere di essere in un'altra epoca, dove noi giovani siamo sì meno sognatori, ma per questo meno illusi, e, a mio giudizio, attaccati alle mode ma in modo più distaccato e "nichilistico"rispetto alle mode a cui si attaccavano quasi per forza i sessantottini. Rispondimi se hai voglia, ci conto. Baci
MiaWallace  05/11/2003 00:58:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quando ci sono le crocette volevo scrivere d-i-onisiaco e D-i-oniso
lupin  06/11/2003 00:29:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao... questa lunga digressione filosofica è diventata davvero appassionante, e vedo con piacere che anche tu sei risucchiata dalle idee di Nietzsche, ed è per questo capisco la tua cinica, fredda e pallida visione del film, che nasconde (secondo me) il mio stesso insaziabile e instancabile (nel tuo caso malcelato)interesse di scoprire le radici della stessa follia propulsiva di cui Nietzsche è stato protagonista, e che negli anni '60 si è impossessata dei gionvani, travolgendo qualsiasi regola, norma di comportamento e imposizione familiare. Per quanto riguarda il dionisiaco e l'apollineo, (di cui mi devo complimentare per la bellissima immagine che ne hai data) e la loro fusione nella tragedia, intesi come "coro" ed "immagine", caos e forma, volevo aggiungere che la grandezza di essa (la tragedia), come N. sottolineava, poteva essere eguagliata solo dal suo grande fallimento, che ha ricondotto gli uomini alla "retta", ma in realtà distorta, visione della realtà. Ecco come vedo l'esperienza sessantottina, come un (seppur claudicante) tentativo di approccio o pseudo-approccio alla realtà, un tentativo di toccare il fondo, di rinunciare alla immensa bugia dell'umanità! e questo grandioso tentativo si è rivelato alla fine una grande delusione, anche musicalmente se vuoi (negli anni 80 il punk comincia a dilagare, e del rock'n roll nn rimagono che vecchi vinili). Adesso nn voglio spazzare anche ciò che nella nostra società c'è di buono, ma vorrei obbiettivamente che i giovani rinunciassero a continuare a vivere in un mondo così terribilmente ovattato, che rinunciassero alla menzogna! E nn dire, <>, perchè se Bertolucci aveva un messaggio fondamentale, quello era proprio quello di nn credere a ciò che ci dicono gli altri, specie i genitori, sul 68! La figura di Mattew, dunque nn è assolutamente anacronistica, e incarna quella di un giovane sessantottino che fino ad adesso nn era mai stato preso in considerazione! Per quanto riguarda la musica, il rock c'è, c'è pure una versione di Hey Joe fatta da Michael Pitt, poi devi considerare che ci sono anche musiche di film. Credo alla fine di tutto che il film ti abbia colpito se continui a cercare di decodificarlo; ammetti che ti ha stimolata perchè se così nn fosse nn avresti sprecato tutto questo tempo per rispondere ai miei commenti! baci anche a te!
MiaWallace  06/11/2003 02:55:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione su un punto in particolare: sto cercando di decodificare questo film, perchè il mio giudizio piuttosto negativo si è rivelato in netto contrasto con quello di molti qui in questo forum...il vostro modo di interpretarlo mi ha molto interessato, perchè era in antitesi con il mio..quindi è verissimo:parlando con chi come te lo ha apprezzato, vorrei provare a capirlo di più, o per lo meno a capire cosa molti ci hanno visto, che a me è sfuggito. Senz'altro il modo in cui il film è girato fa discutere, e il tema del 68 è stimolante, per questo sto indagando su come possa venire interpretato da chi non la pensa come me. Inserendo il nostro amato Nietzsche nel discorso, hai detto cose giustissime: alla nascita della tragedia è seguita la sua inevitabile sconfitta, dalla quale l'uomo non si è più ripreso. Il fatto che tu veda nel 68 un tentativo di far rinascere la tragedia è molto interessante, originale e coraggioso. Secondo me però associare lo spirito sessantottino allo spirito tragico è un po' azzardato, soprattutto perchè lo spirito del 68 nasce come protesta, come opposizione a qualcosa di esistente e di limitativo, mentre lo spirito tragico è uno spirito primordiale, mitico, originario, elementare, se vogliamo. Però sarebbe interessante identificare nella nascita del rock la nascita di una nuova tragedia in senso moderno..(credo che Wagner si rivolterebbe nella tomba, però...)...questi anni sono estremamente vuoti a livello artistico e produttivo, hai perfettamente ragione. Ma io credo che sia questo il momento più fertile per vivere come Nietzsche voleva, per dire sì alla vita e accettarne tutti gli aspetti. Ora che viviamo in un'epoca di nichilismo totale, dove tutti i valori e gli idoli sono crollati, mai come ora abbiamo una visione così nitida di quello che ci circonda. Adesso che D-i-o è morto, adesso che il razionalismo socratico è crollato, adesso che stiamo tornando ad una forma di caos, possiamo ricostruire il nostro modo di vivere tragico...o almeno, possiamo provarci! Sopportando tutto questo vuoto, possiamo essere anche noi dei piccoli super uomini...beh, ok, sto delirando, sto esagerando, per farti capire che il 68 non è meglio di adesso...le illusioni crollano sempre prima o poi, ed è alla base di questa terrbile verità che sta la tragedia, su questa base anzi si può partire, si possono avviare voli lirici e antichi miti...nel 68 le convinzioni rendevano gli uomini troppo inconsapevoli, e il loro modo di lottare era troppo razionale, troppo organizzato, troppo di massa per un Nietzsche,...non trovi? Baci!!
lupin  06/11/2003 22:39:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao,ormai sta diventando un'abitudine parlare con te,e quando torno a casa spero anzioso in una tua risposta,ma credo che tra un pò ci caccino di qui!!Cmq credo che tu il film l'abbia capito piuttosto bene,il problema credo sia piuttosto "la domanda"....lo condividi?Non bisogna essere poi troppo acuti per creare un'analogia tra le idee di N. e il 68,nè troppo coraggiosi:parli di 68 come protesta,scontro,opposozione,connotati presenti nella filosofia di N.,e per di più Nietzsche,come Marx e Freud,è un filosofo del sospetto.Questo ragionevole dubbio,che costituisce il punto di inizio della filosofia nietzschana,si è in seguito mostrato con tutta la sua violenza e vitalità,molto simile a un atto di protesta contro chi vieta alla vita il suo stesso significato.Vedo chiaro il 68 nella sua duplice natura ***nisiaca e apollinea,caotica e ormonica,e vedo nei giovani lo stesso dubbio che attanagliò la mente del filosofo e vedo nella protesta la stessa prorompenza delle parole di Nietzsche.Il rock'n roll ha profonde radici nel blouse(il cui significato è "grido",il grido degli schiavi neri che lavoravano nei campi),che vedo come una sorta di Coro tragico ***nisiaco degli anni 50,che,negli anni 60,si sublima nel rock'n roll,una sorta di Coro dei Satiri(qui avviene l'inizio della tragedia del 68).Sò che potrà sembrare un'idea fin troppo metaforica ,ma mi piace vedere sotto questo aspetto l'esperienza sessantottina.Per quanto riguarda i giorni nostri,il mio parere è che la tua sia una grande illusione:l'unica differenza col passato è la "consapevolezza"!Siamo consapevoli delle illusioni che continuiamo a crearci,delle nostre "comode" bugie,ma sfuggiamo ancora alla verità!Ia morale religiosa è stata sostituita da una di tipo più materiale,nn per questo meno crudele,ma che aderisce all'idea comune(creata dalle società di massa,dal consumismo) di canoni di benessere prestabiliti!Sappiamo che il nostro è un benessere è fittizio,ma lo accettiamo,ancora per paura e ancora con una bugia,e nonostante tutto ci frustriamo ancora!Non facciamo altro che continuare ad autolesionarci e torturarci!Dunque nn facciamo altro che istituzzionalizzare cose,valori,denaro,manie,religioni sempre per sostenere il nostro senso di sicurezza...quello che nn è cambiato è l'attaccamento alla vita,tanto più che col tempo abbiamo dovuto inventare bugie sempre più grosse,ma nn accettiamo la vita...nn siamo ancora in grado di distinguerci del tutto dagli animali!Rimani ancora dell'idea che vivi in una società pronta ad accettare veramente la vita,o pensi che il super uomo moderno sia l'immagine ben dissimulata di un animale?Baci....P.S.:la mia e-mail è lupin1985@katamail.com
MiaWallace  07/11/2003 00:59:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non capisco perchè ci siano queste fastidiose righe su quello che scriviamo...ad ogni modo, ti rispondo per e mail, che è meglio!! Baci!
lupin  07/11/2003 18:28:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nn mi è arrivato ancora nulla
MiaWallace  07/11/2003 19:07:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
te l'ho mandata all'indirizzo che mi hai scritto, ma mi dice che non è arrivata perchè non è corretto...
lupin18  08/11/2003 20:42:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
forse hai scritto lo zero al posto dell'otto

MiaWallace  10/11/2003 17:02:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah ***** ok
lupin18  08/11/2003 20:40:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ok te lo riscrivo:lupin1985@katamail.com se no prova con 18lupin18@katamail.com
STEn  30/10/2003 13:47:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusa l'ignoranza e la sincerità, ma io la poeticità delle mestruazioni nella vasca da bagno non l'ho proprio colta. Sarebbe?
MiaWallace  30/10/2003 17:08:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma nemmeno io l'ho colta, era ironico!!! :-)