THE TRUMAN SHOW regia di Peter Weir

In realtà arrivati alla fine della vicenda, il direttore dello show non ha più interesse nei confronti dello spettacolo fine a se stesso... quanto piuttosto nei confronti di Truman, che dopo tutti quegli anni è diventato per lui come un figlio. Non solo, poterne vedere l'evoluzione 2 ore su 24, ha reso partecipi della sua vita l'intera umanità, per cui Truman è diventato ogni giorno un appuntamento imperdibile... ed infatti alla fine il pubblico, nonostante a noi verrebbe la pelle d'oca per una scelta etica talmente discutibile, non sa decidere se tifare per la sua uscita o meno.
Si capisce che alla fine non è più tanto lo show in se stesso che interessa al direttore quando lo avverte che uscendo da quel mondo di finzione, ciò che lo aspetta fuori è un mondo completamente diverso, terribile, dove le cose son dominate dal caso e non da uno sceneggiatore.

Per il fatto che la donna incrocia le dita davanti alle telecamere... beh, ma il pubblico lo sa che lei è un'attrice. All'album di matrimonio invece evidentemente non ci ha pensato... si vede che comunque è credente e non le andava di fare tranquillamente il sacramento del matrimonio per finzione.