Enzo001 9 / 10 23/10/2008 20:17:36 » Rispondi La mdp che spazia in campo lungo i monotoni palazzi newyorkesi per poi insinuarsi violentemente nell'intimità dei protagonisti... allo stesso modo Polanski trascina lo spettatore in un gioco perverso, sevro di qualsivoglia goccia di sangue, eppure inquietante nel suo essere essenziale.
"Rosemary's Baby" è come un pugnale che lentamente ma inesorabilmente fende la carne per poi allentare di colpo l'affondo, diramando fiumi d'angoscia, lacrime di disperazione... lasciandoci lì, ansioni ma ancora doloranti.
wega 23/10/2008 22:49:58 » Rispondi Che poi tu c' hai la licenza poetica..
Enzo001 24/10/2008 14:01:52 » Rispondi Fra poco comporrò versi in rima, roba che neanche moccia...
diabolik74 27/10/2008 14:57:21 » Rispondi si ma sai anche scorreggiare a rima? di bocca ovviamente visto la faccia che ti ritrovi.
Enzo001 27/10/2008 14:58:46 » Rispondi Sei più triste di dumbo.
Come dimenticarsi della sequenza finale...quella culla con la croce a testa in giù.... ...e il viso smorto e smunto della Farrow??
Enzo001 24/10/2008 14:05:27 » Rispondi No, veramente non l'ho detto; però, si, direi che ci può stare. Ma forse è un tantino datato, mi ha dato l'impressione di aver perso fascino col tempo. Non come pellicole di somma magnificenza quale "Gli uccelli", insomma.