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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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Laszlo     8 / 10  20/12/2003 00:31:57 » Rispondi
Non sono mai stato un estimatore di Triers, in primis dopo l'irritante e piagnone Dancer in the Dark, devo ammettere però che questo film appartiene ad un'altra categoria; se da un lato la messa in scena teatrale non rappresenta una novità in campo cinematografico, molto originale è stata l'idea di concepire gli spazi come assolutamente trasparenti e bidimensionali all'occhio dell'osservatore neutrale, a risaltare meglio la limitatezza e la mediocrità del piccolo mondo in cui si muovono i vari personaggi.
Leggendo alcuni commenti e recensioni, ho notato che si pone l'accento sulla cattiveria o malvagità degli uni o degli altri, ma trovo che in questo film, il concetto sia fuorviante o perlomeno inadeguato.
Qui ad essere messo in scena è l'animo umano con tutte le sue debolezze e vizi nessuno escluso, e l'incapacità di
staccarsi da una logica determinista puramente meccanicistica della vita; ed proprio attraverso queste stoiche prove che la protagonista prova a sè stessa che il bene ed il male sono concetti relativi, esiste solo la necessità (talvolta mascherata da falsa virtù) e semmai l'arbitrio di chi detiene più potere degli altri.
Memorabile è la frase finale "....forse il mondo non sarà certo peggio di prima se continuerà ad esistere un piccolo paese come DogVille".
Beninteso la critica è a tutta la società universalmente concepita e non soltanto alla ipocrita e bigotta Società americana della piccola o grande provincia...
Che altro dire? ancora una volta LVT dimostra tutto il suo pessimismo cosmico verso l'animo umano ed il suo ateismo è fin troppo manifesto, tuttavia il msg finale per quanto evita di dare una risposta a tutto ciò (lasciando il compito di una sana presa di coscienza allo spettatore) a ben vedere non è privo di un barlume di speranza "...anche il potere non è necessariamente negativo..." come dice l'impeccabile interpretazione del sempre bravo James Caan.
Sulla bravura della Kidman inutile soffermarsi dato che da tempo conferma di essere la miglior attrice sulla piazza della sua generazione.