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MOON regia di Duncan Jones

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lennox     7½ / 10  09/11/2009 11:31:10 » Rispondi
Moon é veramente un gran bel film che ricorda uno stile vintage minimale che caratterizzò il cinema di fantascienza degli anni 80. Chiaramente non c'é bisogno di scomodare Kubrick né come paragone né come riferimento, sono film estremamente diversi in tutto e per tutto, per quanto sia impossibile non pensare ad Hal 9000 quando si vede qualsiasi robot autonomo parlante in una navicella spaziale.
Se nei primi 20 minuti il film può trarre in inganno sembrando il solito film con l'astronauta che lentamente impazzisce e comincia ad avere allucinazioni per poi scoprire di essere in brutta compagnia...beh vi sbagliate di grosso e a quel punto il film di Duncan Jones prende corpo e comincia a sorprendere. Non ci sono alieni o entità sovrannaturali da combattere e tantomeno robot che impazziscono (tra l'altro la voce di Gerty, il robot, é nientemeno che Kevin Spacey) non é un horror né tantomeno un film d'azione ma siamo dalle parti del dramma fantascientifico che rinunciando all'azione presenta il suo più grande effetto speciale : Sam Rockwell .
Il suo é uno spettacolare "one man show" estremamente convincente ed efficace. Solo in scena dall'inizio alla fine, solo si fa per dire perché in realtà é sdoppiato in più parti e con personalità diverse, metà film é da solo e l'altra metà interagisce con il suo doppio in una performance che i membri dell'academy dovrebbero perlomeno ricordarsi di segnalare. Rokwell é l'anima e il cuore pulsante di tutto il film in un ruolo estremamente difficile e per nulla scontato, carico di sottigliezze e pathos lo spettatore viene totalmente coinvolto dalla sua interpretazione e di conseguenza anche dal film. Grande interpretazione davvero.
Duncan Jones é veramente da tenere d'occhio, il figlio di David Bowie (ma non ditelo a lui altrimenti si incazza, vuole essere chiamato soltanto con il suo nome, senza riferimenti) mostra sicuramente talento e maturità in una messa in scena lucida ed essenziale Moon risulta molto ben girato ed elegante, supportato anche dall'ottima colonna sonora di Clint Mansell e una fotografia sempre all'altezza della situazione. Vero, forse in alcuni passaggi narrativi é un pochino incerto e per il finale sembra un attimo andato di corsa, ma si tratta comunque di un film molto più complesso di quanto sembra, ambizioso e raffinato, e i risultati parlano da soli..