mr orange 5½ / 10 23/11/2009 21:50:15 » Rispondi sono andato a vederlo già sapendo cosa potevo aspettarmi perchè in fondo i difetti tipici di film di questo genere sono difficili da evitare e perchè ero sicuro che con emmerich alla regia e un titolo del genere non ci sarebbe stato nessuno sforzo a discostarsi dai soliti clichè, dai soliti dialoghi e dal solito buonismo americano che mi fa tanto liberare lo stomaco. l'aspetto positivo del film è sicuramente l'aspetto grafico che si intravede per la prima ora, effetti grafici che si impegnano nel farci vedere come crollerebbero i più famosi palazzi con annessi salvataggi del nostro eroe mondiale in ogni scena all'ultimo decimo di secondo tanto per dare un pò di suspance. nella seconda parte il film perde quel poco che aveva, vuoi perchè secondo me per arrivare fino a quel punto, si sono visti tante di quelle cose cadere che alla fine per forza di cose ti devono cadere anche le palle e vuoi perchè se hai visto qualsiasi film prima di questo è come se stessi vedendo un film di cui sei stato spoilerato tanto sono telefonate le scene. ma sopratutto si sommano troppe scene stupide
alla fine applaudono perchè l'eroe è risorto dall'acqua forse dimenticando che nel mondo tutti gli altri sono morti e che era colpa sua se il carrello non si è chiuso in fondo.
la morte della donna?? bloccata da due boccaporti?? che utilità aveva per la nave quella doppia chiusura in quel punto se non quella di rendere il film un pò più movimentato con una nuova morte così come per la morte del ricco.
noi italiani che come al solito doppiamo essere raffigurati come persone ignoranti pronti alla morte sperando nella religione soltanto perchè abbiamo uno stato straniero attaccato a roma, e sopratutto il presidente che non scappa è troppo palesemente incredibile.
nel finale avrei sperato per una specie di lotta di classe dove i poveri si ribbellano ai potenti per un posto sull'arca, invece è finito nel peggiore dei modi, nel buonismo americano che vede le persone potenti misericordiose e caritatevoli, pronti nell'aiuto del più debole scordando poi nel dimenticatoio i morti ammazzati per loro