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UOMINI CONTRO regia di Francesco Rosi

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dobel     9 / 10  04/12/2009 16:49:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho sempre pensato, dopo aver ascoltato nonni e parenti nei loro racconti, che una delle cose più terribili della guerra sia il dover uccidere. Che violenza tremenda costringere ad uccidere! Ovviamente la guerra presenta tanti aspetti talmente negativi che forse questo non è dei peggiori, ma vedendo questo film mi è tornata in mente la sensazione che avevo quando mio nonno mi parlava della guerra (la seconda, non la prima): l'orrore ed il rimorso per aver dovuto uccidere qualcuno. Lui non ha mai confessato di aver ucciso, e alle mie domande indiscrete di bambino su chi o quanti avesse ucciso, mi ha sempre risposto in un modo che oggi rivedo addolorato, di aver sparato alle montagne. Ripensandoci a distanza di tanti anni credo che in questa sua evasività fosse celata la persecuzione di un rimorso che non lo ha mai abbandonato. Costringere una persona a vivere con un rimorso tale per tutta la vita è una barbarie che la guerra si porta appresso.
Il film di Rosi è un grande film: retorico, demagogico, apertamente schierato e, se vogliamo, anche sfacciatamente provocatorio; nondimeno è un grande film perché parla della guerra come penso che sia. Una barbarie ed una violenza sulla coscienza delle persone. Questa barbarie la provano milioni di uomini e donne in tutto il mondo ogni momento, per questo motivo un film del genere andrebbe fatto vedere a chiunque.
Con questo non lo definirei un capolavoro, ma senz'altro è un'opera che ci interpella e non ci può lasciare indifferenti. La sistematica demolizione del mito romantico della Grande Guerra è utile perché come diceva giustamente Brecht: Non è maledetta quella terra che non ha più eroi, bensì quella terra che ha ancora bisogno di eroi (di questo tipo di eroi, se non altro).