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L'UOMO DALLA CROCE regia di Roberto Rossellini

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topsecret     7½ / 10  27/01/2010 11:21:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande spiegamento di uomini e mezzi in questo film di Rossellini che si divide in due parti. La prima è concentrata sul documentare gli scontri bellici tra opposte fazioni, e dove l'intenzione di girare un film di propaganda è forse più evidente, nella seconda invece il regista si allontana di molto da questa idea per concentrare l'attenzione sul desiderio di comunicazione e di riflessione tra le parti avverse (italiani e russi). Il tema usato da Rossellini per cercare di avvicinare al dialogo i protagonisti, chiusi in una isba diroccata presa tra due fuochi, è il cattolicesimo inteso come tentativo di trovare un punto in comune ed è in questo che il protagonista, un cappellano dell'esercito, assume un ruolo fondamentale facendosi confidente ("non sono il nemico") e raccogliendo la voglia di parlare degli altri protagonisti.
Rossellini usa in massima parte attori non professionisti, ma intensi ed appassionati e riesce ad imbastire una storia di guerra e di emozioni forti, umane e di grande coinvolgimento. Il ritmo non vede cedimenti e la visione scivola via lineare e coinvolgente.