StranzCronenber 8½ / 10 12/02/2010 15:44:01 » Rispondi Dopo gli innumerevoli e maldestri tentativi di dare un seguito stilistico al capolavoro epocale che è stato Blair Witch Project, finalmente un film degno di essere consigliato a chi ha amato spudoratamente quella pellicola da quattro soldi.
Paranormal Activity presenta molte cadute di tono, e su questo non posso certo dare torto ai commentatori più delusi. I dialoghi ad esempio non sono all'altezza delle aspettative, dato che da una storia ambientata tra quattro mura, ci si deve attendere una maggiore attenzione verso ciò che i protagonisti si diranno, quali discorsi faranno, quali tematiche affronteranno.
A tal proposito, ci sono alcune scelte assolutamente errate: 1) l'uso della tavola Ouija, è inutile quanto ridicolo e banale. 2)l'intervento del medium, mediocre sotto il profilo recitativo, oltre che per i contenuti imbarazzanti...
Tuttavia, va preso atto che Oren Peli non è Von Trier (L'anticristo), nè Bergman (Persona), soprattutto perchè si tratta del suo esordio.
Detto questo, veniamo al punto.
Il film fa paura.
Non ci sono effetti speciali, così come non c'è il solito ed abusato sbalzo d'audio che deve per forza di cose farti saltare sulla poltrona (se non in un paio di occasioni).
C'è però tanta tensione che trova la propria scaturigine in una circostanza semplicissima: l'orrore a cui assistiamo potrebbe verificarsi nella casa di ognuno di noi. Poco importa se al cinema i ragazzini ridono, se a volte si tende a sbadigliare, ecc ecc... Nel momento in cui si va a letto, è difficile non farsi sorprendere da un brivido che ti scende lungo la schiena, al pensiero che qualcosa, mentre si dorme, potrebbe accaderci. Sono le paure primordiali a prendere il sopravvento sulla nostra razionalità da 21st Century Schizoid Man, quelle che i nostri avi provavano quando rientravano dal lavoro nelle campagne. Si sedevano attorno al fuoco e ascoltavano, stanchi, i rumori notturni della natura. Da quel sostrato di antichi ricordi, leggende e storie dell'orrore, Paranormal Activity prende a piene mani, aggiungendo un dettaglio importantissimo: la tecnologia ci dà gli strumenti per indagare l'ignoto, ma probabilmente non siamo pronti ad abbandonarci totalmente alla scienza, poichè sono ancora troppe le cose per noi incomprensibili. La conoscenza può indurre alla follia. Entrando nel dettaglio, è vero che accade poco durante il film. Ma "poco" cosa significa? Per avere paura dobbiamo per forza assistere a 10 omicidi? Non è la quantità di scene d'azione che determina l'indice di paura di una storia. E' l'effetto inconscio che hanno le sequenze nel loro complesso. Ed il susseguirsi giorno/notte/giorno, con l'attesa che cresce attimo dopo attimo, vale molto di più di tutti i liquami vomitati in Drag Me To Hell, ad esempio. Durante la visione degli Halloween di Rob Zombie, non ho MAI avuto un briciolo di paura, o almeno di tensione. Stesso discorso vale per Raimi, per gli ultimi Romero, Dario Argento ecc ecc.... Film horror confezionati benissimo che però NON SANNO FARE PAURA! Paranormal Activity invece ha una trama ridicola, degli interpreti da recita della terza media, e tanti altri limiti. MA FA PAURA. Ed io da un film horror, non voglio null'altro.
L'ultimissima inquadratura è completamente fuori luogo, a mio parere: lei sghignazza contro la telecamera. Avrei preferito che lei, dopo aver ucciso il ragazzo, lo annusasse e se ne tornasse a letto...
Albertine 24/02/2010 13:43:26 » Rispondi l'unico appunto che ti faccio è il paragone con Raimi che è un genere TOTALMENTE diverso e secondo me assolutamente non paragonabile a questo. Drag me to hell è un gran film, nel suo stile che è lo splatter-grottesco, non è un film di atmosfera, è un film volutamente ridondande, eccessivo ed ironico che non ha le stesse finalità né la stessa modalità espressiva di Paranormal e che gli si pone, anzi agli antipodi.
LEMING 12/02/2010 15:56:57 » Rispondi perfetto, sei stato semplicemente perfetto! per quel che ti può interessare il mio pensiero! Ciao Lemming
solo una cosa, quel riferimento a Dario Argento, te lo potevi risparmiare :-)))) sai io sono un pò malato dei suoi film (non gli ultimi) e dai, quelli facevano veramente paura!
StranzCronenber 12/02/2010 15:59:22 » Rispondi oh, chiedo venia su Dario Argento, ma volevo riferirmi agli ultimi film, non ai classici. Stesso discorso vale anche per gli altri registi che ho citato, che negli ultimi anni si sono rammolliti!
Albertine 24/02/2010 13:36:46 » Rispondi Bravissimo Stranz..questa volta siamo completamente d'accordo!!! Hai espresso a perfezione e molto meglio di me le stesse cose che ho provato io. Il terrore incontrollabile quando si spegne la luce e si cerca di dormire...ormai è una settimana che l'ho visto e continuo a pensarci!!! Sei stato perfetto, davvero, quasi poetico.
bulldog 12/02/2010 16:00:08 » Rispondi Son d'accordo a grandi linee con la tua analisi,hai fatto bene a sottolineare come non si faccia uso ruffiano del sonoro per spaventare.
2 considerazioni: -Blair Witch secondo me non è un capolavoro,e neppure innovativo(Cannibal Holocaust)..
-l'uso della tavola Ouija non è inutile,la scena in cui prende fuoco è fantastica e crea ulteriore tensione
LEMING 12/02/2010 16:04:47 » Rispondi a differenza di questo, Blair Witch essendo ambientato in un bosco per forza di cose è più dispersivo, però le scene notturne, dai! son di una tensione unica, compresa la scena finale!
bulldog 12/02/2010 16:10:05 » Rispondi uhm,ti dirò l'ho visto ieri sera con cuffie wireless e al buoi...non mi ha trasmesso davvero nulla. E' brutto c'è poco da fare,però vabè è soggettivo.
Cmq è un peccato che al cinema passino quel finale lì.
StranzCronenber 12/02/2010 16:12:26 » Rispondi Un momento, Cannibal Holocaust ha solo una cosa in comune con Blair: l'idea di pubblicizzare il film spacciando per vera una storia inventata, con tanto di ritrovamento di nastri originali. Per il resto, siamo su due pianeti di due galassie diverse. Aggiungo che Cannibal mi ha disgustato per la pochezza delle idee e per la stupidità del soggetto. Per quanto riguarda paura suscitata: zero assoluto. Chi può mai avere paura di un cannibale, al giorno d'oggi?
bulldog 12/02/2010 16:42:38 » Rispondi Solo quello han in comune?E il fatto che CH sia girato tutto con la macchina a mano? E poi poche idee e soggetto stupido? Diciamo che Deodato 1: è più onesto presentando il film come un film. 2:non vuole far paura 3:il suo film ha delle tematiche The blair è stata solo una trovata commerciale con montaggio creato ad hoc.
bulldog 12/02/2010 16:53:46 » Rispondi P.S:CH è una una metafora della spietatezza della società moderna,TBWP non è nulla.
StranzCronenber 13/02/2010 13:39:56 » Rispondi Primo: CH non è stato girato tutto con la macchina a mano. Secondo: la macchina a mano non è stata certo inventata da Deodato. Terzo: CH è un film sui cannibali; BW è un film sulle paure ancestrali. Quarto: CH mostra ogni tipo di crudeltà fisica immaginabile, su esseri umani e su animali. BW non mostra un solo millilitro di sangue. Ribadisco la mia opinione, pertanto: i due film non hanno nulla in comune. Il che implica, quindi, chel'uno non sia migliore dell'altro, avendo scopi ed obiettivi diametralmente opposti. Da un lato si voleva scioccare lo spettatore spiattellandogli in faccia ogni turpe squartamento, dall'altro si voleva terrorizzarlo lasciandogli la possibilità di immaginare, per proprio conto, le sembianze di una strega, simbolo delle proprie, personali ed intime paure.
faluggi 14/02/2010 01:41:35 » Rispondi bulldog ma scherzi? cannibal holocaust di deodato è la più grande idiozia mai concepita...e poi come attore c'è barbareschi ahahaha "attore" ahahahahaha.
nwanda 14/02/2010 10:30:47 » Rispondi barbareschi è un bravo attore. se ti capita di vederlo a teatro fammi sapere.
Albertine 26/02/2010 14:00:05 » Rispondi non ho elementi per parlare di C. H. perché mi sono sempre rifiutata di vederlo...ci sono VERE e GRATUITE violenze sugli animali, cosa che non potrei MAI tollerare. In ogni caso quale sarebbe questo Grande Messaggio? E' un film sul cannibalismo di quelli molto di moda negli anni 70, in quegli anni in Italia si è scoperta la spettacolarizzazione della violenza e della brutalità. E allora? Deodato dal suo curriculum e dal livello delle sue pellicole non mi pare sia questo Gran Maestro oppure ormai tutto il Trash prodotto dai nostri registi negli anni 70 è diventato Oro Colato?