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LA HORDE regia di Yannick Dahan, Benjamin Rocher

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  18/10/2010 15:05:04 » Rispondi
Conveniente precisare fin da subito che la trama sia poco più che un pretesto macellatorio.L'assunto è abbastanza tirato per i capelli, con gruppo di sbirri vendicativi infognati in un degradato palazzone al fine di sterminare i malviventi che vi alloggiano.Si troveranno a dover affrontare una situazione spaventosa,costretti a difendersi da un esercito di famelici non morti facendo comunella proprio con i poco raccomandabili residenti.
"Distretto 13" di Carpenter e gli zombie-movie di Romero si segnalano come influenze predominanti di quest'opera diretta da Yannick Dahane e Benjamin Rocher,i quali ipervivacizzano il minaccioso scenario inserendo gli ormai famigerati, velocissimi e quasi indistruttibili zombie moderni,già collaudati con efficacia da Danny Boyle e Zack Snyder,a loro volta debitori al Lenzi di "Incubo sulla città contaminata".
Detto della modestia dell'intreccio e sviscerate le dovute considerazioni pertinenti i risvolti socio-politici presenti, sinceramente debolucci se accostati a pellicole come "Frontiers" o "A l'interieur",resta da riconoscere ed elogiare un'azione martellante,per alcuni aspetti irrazionale,ma decisamente poderosa nel suo incedere.I personaggi offrono poco pur vantando un'ambiguità che non li rende stereotipati in modo dozzinale,tra essi impressiona l'anziano ex militare,figura che dalla sua entrata in scena regala una marcia in più alla pellicola.
Molto più disimpegnato e superficiale di altri seguaci di questa sanguinaria nouvelle vague truculenta, "La Horde" è un onorevole dimostrazione di cinema citazionista,cinico,spietato e allo stesso tempo venato da un intelligente umorismo nero.
Nulla di trascendentale ma il divertimento non scarseggia,basta non ingigantire le aspettative.