Terry Malloy 7½ / 10 11/02/2011 20:22:32 » Rispondi Una sera scelta a caso si va al Lumiere di Bologna a vedersi, rigorosamente in lingua originale, questo bel "The King's Speech", che sembra tanto far parlare di sè. Aspettative non deluse se non fosse per quelle molteplici nomination oscariane, le quali assolutamente non si spiegano. Il film da un punto di vista prettamente d'evasione, è bellissimo. Grazie alle magnifiche interpretazioni dei tre divertenti e umani personaggi, grazie a una trama che è tutto fuorchè scontata, grazie a un humor devastante e alla solita confezione impeccabile e a 32 denti del film di genere, The King's Speech riesce a intrattenere magicamente anche lo spettatore più colto e scettico. Trovo incredibilmente intelliegente la scelta dello script, tuttavia è già stato osservato che il film non presenta alcun momento di alto cinema, nè vertici di genialità, quali ci si aspetterebbe dalla dissonanza pluricandidatura-filmetto d'evasione. Una dissonanza che a oggi mi rimane oscura e indecifrabile, ma che non ha tutto sommato influito sull'ottimo giudizio e ricordo che ho di questo film, specialmente di quella bellissima scena finale, la quale muove a commozione anche i precordi da tempo insensibili a tal moti. "Cavalierato?"
Hal Dullea 28/02/2011 01:36:25 » Rispondi Lumière, con la e accentata, sennò magari a Besançon s'incazzano.
Terry Malloy 28/02/2011 13:50:56 » Rispondi ahahah, come per Schopenhauer con due h che sennò a Danzica si incazzano.