david briar 8 / 10 27/07/2011 12:03:35 » Rispondi Il mio primo approccio al cinema orientale è forse il film più difficile da commentare che mi sia mai capitato. "Ferro 3" è un' esperienza, più che un film, e scorre placido come un film muto, i due protagonisti non parlano mai, se non
nel finale, dove il TI AMO, così abusato nel cinema occidentale da aver perso significato, qui raggiunge una funzionalità e un lirismo innarivvabile
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Riesce a non annoiare nonostante tutto, ma appassiona ed interessa, coinvolgendo lo spettatore col nomadismo dei due personaggi.
Magistrali regia e fotografia, che in modo intelligente danno realismo alle scene in esterni mentre le scene in interni hanno un certo misticismo. Bravi i due attori, che riescono a comunicare senza parlare. Bello e poetico il finale, aperto a più interpretazioni.
C'è solo un ma: il tutto ha volte ha l'aria vagamente costruita, ho avuto questa sensazione. Tuttavia, non si può negare che nella sua semplicità sia molto emozionante, e senza dubbio memorabile. Una volta visto viene voglia di rivedersi almeno l'ultima parte.
Utima menzione va data alla canzone di Natacha Atlas, Gafsa: davvero splendida e particolare, in linea con il tono dato alla pellicola, si sente ogni volta che i due sono da soli in casa.
"Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno".