pier91 9½ / 10 07/02/2012 01:25:18 » Rispondi Un film di cui ci si innamora non appena diviene ricordo, nel mentre se ne subisce l'imponenza. In tutta la prima parte e più, le immagini pittoresche e le note di Bregovic fluiscono per forza di avventura fiabesca, l'attenzione è volta a quello che sta per accadere, è un cinema dell'equivoco e dell'imprevisto. Con lo svelamento dell'inganno si apre un mondo nuovo, nella storia e nel vedere dello spettatore stesso. Le riprese subacquee accennano al lirismo di Jean Vigo, il finale all'onirico di Fellini. Resiste la comicità ma è contaminata dalla poesia. Sono questi ultimi momenti i definitivi (non i più essenziali) della pellicola, i più cari a Kusturica credo, oltre che a me.