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IL TEMPO DEI LUPI regia di Michael Haneke

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pier91     6 / 10  16/06/2012 03:47:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema dei sentimenti "parlati" non si addice ad Haneke, diventa persino stucchevole fra le sue mani di solito mirabilmente gelide. Strano caso, è in questo film quasi accondiscendente e non troppo rigoroso che viene a mancare la sintonia fra autore e spettatore. "Il tempo dei lupi" è un racconto debole, seccante, popolato da personaggi appena abbozzati. Soprattutto è un'opera satura, che concede raramente a chi l'osserva il (dis)piacere dell'immedesimazione. I momenti migliori sono quelli in cui Haneke è coerente con se stesso, quando inscena ferocia e dolore senza gratuità. La sequenza dello stupro deflagra nello stomaco, è un esempio di eccellenza. Notevole la carrellata finale, con quel treno che non conduce fuori dalla pellicola ma trattiene all'interno, e costringe ad indugiarvi anche dopo la dissolvenza.