Neurotico 10 / 10 04/02/2015 17:40:36 » Rispondi Un "brutto scherzo" e un devastante pugno allo stomaco.
Sonatine è il salto di qualità definitivo per Kitano. In Violent Cop la violenza era l'orizzonte ultimo dell'uomo consegnato senza speranze all'insensatezza del nichilismo. Qui il nulla è (sembra) abolito e la vita, risplendendo nei sorrisi, negli scherzi e nella generale leggerezza e semplicità dell'atmosfera idilliaca, vale la pena d'essere vissuta, perchè segnata dalla complicità dei rapporti umani e dalla scoperta di un amore introdotto con romanticismo anche se impossibile da realizzarsi. E' questo uno dei vertici di Kitano che, ripercorrendo i sentieri della violenza nel mondo yakuza e dell'esistenzialismo nei temi, nelle immagini e nelle riflessioni, si ripeterà con Hana-bi.
Costantemente in bilico tra comicità (la morra cinese, le buche, i combattimenti), malinconia (le bellissime musiche) e spietatezza (la strage in ascensore, la tortura in macchina) Sonatine lascia un senso di tristezza e di sconfitta amarisimo. Resta solo la natura incontaminata dell'isola, il vento che soffia sull'erba, il cielo che comincia a farsi grigio. E lo sguardo verso la strada, in attesa.
"Quando vivi nella paura, arrivi al punto che vorresti essere morto."