Goldust 8½ / 10 04/09/2015 11:45:21 » Rispondi In una Brooklyn povera ma orgogliosa si dipana questo dramma della gelosia tratto dalla piece teatrale di Arthur Miller, preciso nel raccontare la condizione di pericolosa incertezza in cui vivevano ai tempi gli immigrati clandestini e prodigioso nella sua capacità di coinvolgere, mantenendo fino al finale un livello di tensione sempre crescente. La regia dinamica di Lumet, che in certi tratti sembra immergersi tra i portuali ed in altri sembra scomparire tra le anguste mura domestiche, oltre a farci vivere il trasporto emotivo dei personaggi riesce ad esaltare la recitazione fisica e nervosa di un Raf Vallone mai così intenso, la cui gestualità mi ha ricordato lontanamente quella del Colombo di Peter Falk. Indimenticabili alcuni passaggi - come il bacio scandaloso di Eddie a Rodolfo, dato per spregio - così come la composta rassegnazione della Stapleton, moglie delusa dal marito ma ancora innamorata. Uno dei lavori più riusciti del regista, da vedere e magari confrontare con il ben più enfatico ed urlato "Un tram chiamato desiderio".