caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

C'ERA UNA VOLTA IL WEST regia di Sergio Leone

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Spotify     10 / 10  19/07/2018 00:49:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con questa pellicola, siamo di fronte, e lo dico senza un minimo di esitazione, ad uno dei più bei film che il cinema abbia mai partorito.
Personalmente, eccetto per "C'era una Volta in America", non mi sono mai confrontato col cinema di Sergio Leone, e, dopo una serie di vicissitudini, ho deciso di farlo, partendo da questo "C'era una Volta il West", primo film della cosiddetta "trilogia del tempo".
La trama è ambientata in una immaginaria città del West e, vede diversi personaggi le cui vite si intrecciano. Nella fattoria McBain, Brett, con i figli, è in attesa dell'arrivo della moglie Jill, un' ex-prostituta di New Orleans, la quale, ha deciso di sposare Brett per una vita più agiata. Brett e i figli però, improvvisamente, vengono scovati e uccisi dal crudele bandito Frank, accompagnato dai suoi scagnozzi. Jill, una volta scoperto il terribile massacro, si ritrova sola, con la possibilità che i killer ritornino e uccidano anche lei. Ma un fuorilegge, Cheyenne, ed un misterioso cowboy, andranno in difesa della donna.
Leone, in questa sua opera, fa cinema puro, ovvero, non tenta di insegnarci o trasmetterci contenuti o messaggi extra-cinematografici (questo è solo il mio punto di vista), ma, si "limita" a raccontare al pubblico una storia, con protagonisti una donna e tre uomini.
Il regista, non gira un semplice western, ma realizza un vero film epico, con forti contenuti drammatici.
Leone qui è andato oltre il concetto di cinema western. Il director ha realizzato un'opera superiore, orchestrando tutto nei minimi dettagli.
Una delle abilità più grandi, se non la più grande, che si può notare, è il fatto che il regista utilizzi personaggi e altri elementi propri del cinema western, e, li inserisca in un contesto molto più ampio, dove varie sotto-trame prendono vita, fino a creare un puzzle perfetto.
Uno dei principali elementi, dove risiede l'epicità della pellicola, è sicuramente la strabiliante colonna sonora di Ennio Morricone, la quale, fa guadagnare almeno un punto e mezzo, se non due punti, al film.
Questo soundtrack, accentua moltissimo il carattere epico della pellicola, dando l'idea, a volte, di trovarsi di fronte un film dove i protagonisti non sono manco più esseri umani, ma piuttosto delle specie di supereroi o antieroi.
Il motivo della fisarmonica, divenuto celebre nel corso degli anni, è impossibile da dimenticare, come se quel tema fosse una voce, una voce che cerca di dire qualcosa.
Senza ombra di dubbio, Morricone firma una delle più belle colonne sonore di tutti i tempi. E parte del merito va ovviamente anche a Leone, il quale sceglie sempre le sequenze più adatte dove immettere il soundtrack.
Naturalmente, accanto alla musica, si associa l'altro tassello chiave del film: la regia.
Leone gira alcune sequenze che andrebbero mostrate nelle scuole di cinema. Delle scene talmente perfette che è una cosa difficile da spiegare a parole.
I tempi, sono incredibilmente dilatati, ma non per questo, le sequenze risultano noiose, anzi, tutt'altro. Leone fa spesso uso del primo piano sui volti degli attori, quasi a sfidarli.
La tensione in questi episodi è palpabile, quasi da film thriller. Non è trascurato nulla, neanche il più piccolo dettaglio. Tutto è curato in modo quasi maniacale.
In queste sequenze, abbiamo un montaggio eccezionale: le inquadrature cambiano in fretta, diventando quasi frenetiche, ma, allo stesso tempo, offrono allo spettatore la possibilità di notare tutti i particolari di quelle immagini.
Un chiarissimo esempio è la scena di quando "Armonica" non lascia che Frank venga ucciso. Ecco, questa è una sequenza che riassume ciò che ho provato a spiegare sopra. Girata e montata divinamente.
Ma perché, vogliamo, sennò, parlare dei primi, celeberrimi, 10 minuti? Durante l'inizio del film, sono i dettagli a fare la differenza, ad esempio, la mosca, o, l'acqua che gocciola sulla testa dell'uomo di colore. E come dimenticare il rumore del mulino in sottofondo...
Caratterizzazione dei personaggi spaziale. Leone fa sembrare i soggetti talmente reali, che a tratti ci si chiede, se si sta ancora guardando uno spettacolo di finzione. "Armonica" è un individuo incredibilmente carismatico, inutile dire che ci mette poco a colpire l'astante.
Jill, provoca emozioni contrastanti nello spettatore, il quale da un lato è incredibilmente attratto per via della sua sensualità, ma dall'altro, prova un grande senso di empatia, vorrebbe in qualche modo aiutarla.
Frank, pur essendo tremendamente cattivo, è comunque un individuo di forte carisma, diciamo, uno di quei cattivi, che, in un certo senso, si ammirano.
Il ritmo, nonostante la durata di quasi 3 ore, è dinamico. Chi pensa che "C'era una Volta il West" sia un film pesante, sbaglia di grosso, in quanto, la pellicola appassiona sin dal primo fotogramma. Bastano i primissimi minuti per far immergere lo spettatore nel clima della pellicola. Gli eventi si susseguono rapidi, e i dialoghi frizzanti e i molti personaggi, facilitano una maggiore scioltezza della narrazione.
Il finale, è tra i più epici della storia della settima arte. Le numerose emozioni, che si sono accavallate per due ore e mezza, esplodono letteralmente negli ultimi 15 minuti, in un tripudio di suspense e dramma. A fare sfondo, allo splendido epilogo, c'è una scenografia eccezionale, che rende ancor più incredibile lo scontro finale. E ovviamente non può mancare il tema portante di Morricone.
Un'altra delle cose pazzesche di questa pellicola, è che Leone, riesce a dare gloria anche a personaggi secondari, facendoli in qualche modo quadrare, in maniera perfetta, all'interno della storia. Vedi ad esempio i tre cowboy di inizio film.
La ferrovia è un altro elemento importantissimo. D'altronde, è per via di essa che si sviluppano buona parte delle vicende. Il rumore, stridulo, del treno che si ferma nelle stazioni, entra prepotentemente nella colonna sonora. E ogni volta che sentiamo il treno arrestarsi, quel suono fastidioso è un segnale d'avvertimento, qualcosa sta per accadere.
Fotografia e location combaciano splendidamente. La fotografia da un tocco rossastro al film, quasi polveroso.
L'ambientazione, da un forte senso di desolazione vista l'immensa grandezza. Leone la valorizza con panoramiche uniche.
Il cast è fenomenale: Charles Bronson è mitico. La cosa che più colpisce, è per come lui si cimenta nei panni di "Armonica". Una recitazione, quella del compianto Charles, incredibilmente carismatica, quasi come se quel ruolo, gli fosse stato cucito addosso. E vogliamo parlare dello sguardo glaciale? Un'espressione come quella non si dimentica facilmente.
Claudia Cardinale è, prima di tutto, bellissima e poi, recita, anche lei, in modo impeccabile. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la Cardinale recita in maniera decisa, intensa, dando al personaggio di Jill tanta credibilità.
Henry Fonda è il cattivone della situazione. Fonda, grazie anche all'aiuto del regista, riesce a dare al suo soggetto, una forte personalità, cosa che porta l'astante, in un certo senso, a rispettarlo. Leone si concentra moltissimo sugli occhi azzurri dell'attore, per dargli quel tocco di freddezza in più.
Jason Robards è fortissimo, senza dubbio l'attore che più di tutti, provoca un senso di simpatia. Magistrale nel primo confronto con Charles Bronson.
La sceneggiatura, è forse l'unico elemento, dove un paio di errori, vengono commessi. Si tratta più che altro di leggerezze presenti nell'impianto narrativo.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Detto questo, il resto è tutto perfetto. I dialoghi sono magnifici e, a volte, dotati anche di una certa ironia. La stesura dei personaggi è ottima e i colpi di scena sono piazzati sempre nei posti giusti. Nel complesso, uno screenplay ferreo.

Conclusione: un capolavoro senza eguali, probabilmente una delle vette più alte mai raggiunte dal cinema. Leone riesce a non sbagliare praticamente nulla e confeziona questo autentico gioiello. E pensare che questa pellicola ha 50 anni. Chi non l'ha ancora visto, provveda al più presto! E' un dovere!