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ERCOLE ALLA CONQUISTA DI ATLANTIDE regia di Vittorio Cottafavi

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JOKER1926     7 / 10  28/02/2015 21:10:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Negli anni sessanta sul grande schermo italiano entrano in scena le rappresentazioni di Ercole, non è un caso che "Ercole alla conquista di Atlantide" porti la stessa data di produzione dell'altro di Bava, siamo all'inizio del sessanta.
La storia etichetterà tali film sotto il nome del genere Peplum, insomma parliamo di film basati sulla mitologia che riprendono gli eroi in sandali e spade, più o meno l'etichetta questo vuol dire.

"Ercole alla conquista di Atlantide" si avvale di una trama già fatta, cioè la regia di Vittorio Cottafavi non deve far altro che aggrapparsi ad alcuni aneddoti inerenti al personaggio di Ercole e il resto, in effetti, viene fuori in modo automatico. Le ultime prassi della resa filmica sono messe nelle mani di una sceneggiatura che deve cercare di attirare quanto più è possibile il pubblico, la cosa non è impossibile. Infatti fra tanta azione e qualche sfumatura ironica il film è servito. Lo spettatore sarà divertito e intrattenuto nel corso del tempo; gli effetti speciali e la fotografia artigianale saranno quelle piccole esclusività che guideranno al piacere estetico della produzione italiana.
Sugli altari, ovviamente, Reg Park, esempio di uomo forzuto del tempo, cioè degli anni sessanta ove l'uso degli steroidi già era un atto dovuto per fare certe parti filmiche.

Per tutti gli amanti della scoperta e dell'estetismo cinematografico questo di Vittorio Cottafavi è un altro piccolissimo tassello da aggiungere alla propria cultura personale, indubbiamente.