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C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA regia di Sergio Leone

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VincentVega1     9½ / 10  29/11/2008 13:20:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Western urbano affascinante, crudele, spietato, duro. Il miglior film di Leone è anche il suo ultimo capolavoro, e grazie a un gioco ad incastri perfetto in uno spazio temporale di 50 anni, riesce a mantenere la tensione e la curiosità sempre al massimo, senza mai annoiare in tre ore e quaranta.
I primi minuti sono un pò spiazzanti, si capisce poco, ma si rimane a bocca aperta davanti alle magnifiche sequenze accompagnate dalla sontuosa musica di Morricone.
Poi ci si inizia a divertire: seguire le gesta di quei cinque piccoli gangster è una gioia, una storia di forte amicizia, quasi un film a sè, superiore a qualsiasi "Stand by me" di Bob Reiner ("sono inciampato").

E la stessa storia diventerà sempre più magnetica ed accattivante, fra scene "bruttissime" (quella dello stupro è un vero colpo basso allo spettatore) ed altre esaltanti (la fine del proibizionismo), sino ad arrivare a quel sorriso drogato dall'oppio.

E in quella stanza dell'oppio Noodles vivrà il presente, quello che non esiste, quello che è solo una sua proiezione, quello in cui la sua Deborah è rimasta giovane nonostante il passare del tempo.
Inutile parlare di incoerenza dei personaggi, più appropriato parlare di magnifico viaggio per diventare finalmente un uomo.

Attori superbi (Woods, e quando mai ti rivedremo così bravo?), tecnica e fotografia perfette.
Invia una mail all'autore del commento wega  30/11/2008 17:19:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma ma non ho capito, ma son diventati vecchi poi o è solo immaginazione?
VincentVega1  30/11/2008 18:43:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non si sa, ma l'ultima immagine fa ben supporre che sia stato tutto un suo viaggio nella stanza dell'oppio.

ci sono varie teorie a riguardo, ti riporto qui quello scritto su wikipedia, leggi che è interessante (a me piace pensare che sia stato tutto un sogno):

Il film inizia e finisce nel 1933, con Noodles che si nasconde in una fumeria d’oppio. Poiché l’ultima scena del film raffigura Noodles sorridente, immerso nei fumi dell’oppio, alcuni interpretano la storia come un sogno o una fantasia indotta dalla droga, con Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro. Nel commento inserito nel DVD, lo storico cinematografico Richard Schickel afferma che i consumatori di oppio hanno spesso allucinazioni vivide e che queste visioni hanno la tendenza ad esplorare il passato e il futuro. Nel documentario “A fistful of Sergio Leone” è riportato che lo stesso Leone fece riferimento a questa teoria parlando con un gestore di cinema che aveva appena visionato la pellicola.

Gli oppositori della Teoria del Sogno citano il fatto che la sequenza del 1968 include vari anacronismi: la musica dei Beatles, la televisione, e riferimenti alla guerra del Vietnam, gli hippy nella stazione che interloquiscono su Jimi Hendrix, che ovviamente non esistevano nel 1933 e quindi Noodles non sarebbe stato in grado di sognarli. Ed asseriscono inoltre che filmare le sequenze successive sotto forma di sogno avrebbe annullato l’effetto tematico e psicologico del film.

I sostenitori affermano che varie scene supportano la Teoria del Sogno ad esempio il telefono che squilla ossessivamente nella mente di Noodles è il sintomo di una allucinazione ossessiva provocata dall’oppio ed egli viene immediatamente soccorso da un inserviente della fumeria che gli passa nuovamente la pipa facendolo immergere nuovamente nella storia. Inoltre il film inizia con la musica di God bless America e nella scena finale corrispondente, le automobili che sfilano cariche di gente che festeggia sono veicoli del 1930 e suonano la stessa canzone. Il tradimento di Max nel futuro puo essere interpretato come un trasferimento di responsabilità: Noodles inconsciamente accusa Max per il suo ingresso nell’organizzazione criminale e per la sua fallita relazione con Deborah, ed in un certo senso si sente tradito dalle brucianti ambizioni di Max. Alla fine del film il sorriso di Noodles viene interpretato come il sollievo, nell’accorgersi di aver solo sognato, anche se nella versione DVD italiana questi sorride poco dopo aver iniziato a fumare.
Invia una mail all'autore del commento wega  03/12/2008 12:42:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì interessante, anche se poco credo alle allucinazioni da oppio (per carità), e non capisco perchè uno innamorato come Max, che aspetta anni in carcere sopravvivendo solo grazie all' amore per Deborah, questo poi se la stupri in quel modo abbastanza vergognoso, comunque, se è un sogno tutto ci può stare. Potrei anche convincermi và.....
anthony  03/12/2008 12:44:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va a leggerti il mereghetti va...
Invia una mail all'autore del commento wega  03/12/2008 20:21:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ci scoperei pure.
VincentVega1  03/12/2008 13:02:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bhè, quella è la scena che preferisco per quanto inaspettata e crudele.

e poi ci potrebbe stare benissimo, erano gangster, mica parrucchieri.
Invia una mail all'autore del commento wega  03/12/2008 20:22:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e che c'hai contro i gangster!!
BlackNight90  03/12/2008 19:25:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché non gli hai messo 10? :-(


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VincentVega1  03/12/2008 20:49:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eh, io dieci l'ho messo solo al film che mi ha fatto innamorare del cinema, non credo ne darò altri.