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LO SQUALO regia di Steven Spielberg

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Alpagueur     7 / 10  25/10/2020 14:05:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile trovare qualche cinefilo a cui non piaccia questa pellicola, considerata un 'cult'. Per quanto possa sembrare assurdo, mostro acquatico per mostro acquatico, pupazzo per pupazzo, gli ho sempre preferito "L'ultimo squalo" (1980) di E. Castellari e "Tentacoli" (1977) di O. Assonitis, ma è un discorso soggettivo, per via delle riprese subacquee e delle colonne sonore (Guido e Maurizio De Angelis nel primo e Stelvio Cipriani nel secondo). Le ho trovate decisamente più interessanti rispetto alla OST di John Williams, bravissimo compositore sia chiaro, ma che in "Jaws" non mi ha convinto molto, si la musica è inquietante ma non ha delle sonorità maestose (come ho trovato invece per es. in "Schindler's List" sempre di Spielberg...li Williams davvero ha fatto un capolavoro). Credo che la musica di Cipriani in Tentacoli (utilizzata anche in un paio di poliziotteschi degli anni '70) sia inarrivabile... e anche la scena di uno squalo bianco VERO che azzanna al rallenty l'enorme pezzo di carne usato come esca dai 3 ragazzi, nel film di Castellari, è davvero spaventosa (proprio perchè non è una finzione). Il film di Castellari beneficia tra l'altro delle riprese di Ramòn Bravo, un ottimo fotografo e nuotatore messicano che aveva filmato anche la famosa scena subacquea dello squalo tigre in "Zombi 2" di Fulci. Mentre la piovra gigante l'ho sempre considerata il mostro marino per eccellenza. Queste considerazioni per me sono doverose, perchè privilegio l'aspetto documentaristico in questi film ambientati in mare, con queste creature giganti che non sono mai esistite ne potranno mai esistere (nel film di Spielberg parliamo di un carcharodon carcharias di almeno 8 metri di lunghezza e 3 tonnellate di peso, così dice Quint al biologo, nel film di Castellari penso si arrivasse anche a 10 metri). Quindi dal momento che il mostro marino è pura finzione, un pupazzo, che si nota bene più volte, allora bisogna cercare di analizzare altri aspetti del film. Per es. in questo di Spielberg ho apprezzato le recitazioni, la tensione quasi costante per tutto il film e qualche citazione come quella di Quint, quando parla minuziosamente a Hooper del disastro navale della USS Indianapolis a cui era scampato... anche se sbaglia con le date e i numeri dei naufraghi e direi anche con gli squali che li hanno sbranati, dal momento che erano principalmente dei longimani o pinna bianca oceanici e non dei bianchi, comunque si tratta sempre di squali che attaccano l'uomo quindi la sostanza non cambia). Alla fine poi non è sembrato così enorme lo squalo, almeno nei dialoghi, perchè la famosa 'Deep Blue', femmina di squalo bianco incinta che tutti abbiamo visto, stava sui 6 metri e mezzo di lunghezza e sulle 2,5 tonnellate di peso, però appunto era una femmina ed era incinta...quello di "Jaws" è un maschio (più piccolo della femmina negli squali bianchi), e una volta che mette il muso fuori dall'acqua ben bene per ingoiarsi il povero Quint sembra essere decisamente più lungo degli 8 metri ventilati dallo stesso pescatore...comunque la fotografia e il montaggio sono buoni, gli effetti speciali diciamo pure, quindi il film è godibile e si lascia gustare tranquillamente. Il finale, ovviamente, non può che essere inverosimile, con quella bombola di ossigeno lanciata da Brody dentro la bocca del pesce e che poi cerca di "masticare" offrendo il bersaglio ideale allo stesso sceriffo dell'isola di Amity (inesistente) per farsi esplodere in mille pezzi, con immenso piacere del biologo che nel frattempo era rimasto sotto per nascondersi. Però le riprese subacquee non mi hanno convinto come in "Great white" di Castellari (ammetto di avere un debole per Ramòn Bravo) per non parlare della sequenza reale accennata sopra, e la musica non è nemmeno lontanamente comparabile a quella di Cipriani in "Tentacles"... de gustibus. Ma ripeto, i tre protagonisti Scheider, Shaw e Dreyfuss sono stati scelti da Spielberg in modo eccellente e interpretati a dovere. Per il resto è solo questione di gusti...si tratta semplicemente di scegliere se vi spaventano di più i denti seghettati e gli occhi (due palle nere prive di vita e che cominciano a roteare solo quando lo squalo ti morde come dice Quint nel corso del film) del grande squalo bianco o le ventose dei tentacoli della piovra gigante. Ovviamente, tenendo sempre bene a mente che questi film sono sempre fuorvianti...se volete documentarvi bene seguite i documentari, non abbracciate queste storie finte (per fortuna Spielberg ha avuto il buon gusto di evitare quell'orca spiaggiata che abbiamo avuto nel seguito di Swzarc del 1978). Lo squalo bianco non è così cattivo come lo si dipinge ma nemmeno così buono. Buon film da un punto di vista cinematografico, ma carente dal punto di vista documentaristico (ma ovviamente non era quello lo scopo di Spielberg no? come si sarebbe altrimenti potuto discutere negli anni a seguire della metafora sociale, delle paure primordiali, dei falsi miti sugli squali etc.)