caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LO SQUALO regia di Steven Spielberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
GianniArshavin     8½ / 10  01/04/2016 16:07:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo squalo è senza dubbio uno dei migliori film di Spielberg, un'opera innovativa che ha anticipato i tempi e che ancora oggi non ha perso un'oncia della sua forza.
Tratto dall'omonimo romanzo di Peter Benchley , la pellicola ne segue a grandi linee la storia principale ,eliminando però tutti i messaggi del libro concentrandosi soprattutto sulla lotta fra uomo e animale. Questa scelta ha si privato la vicenda di una serie di contenuti molto interessanti e pungenti , tuttavia devo ammettere che su schermo la decisione ha pagato nettamente rendendo Lo squalo un film immortale.
Sicuramente quest'opera deve molto ,oltre alle tecniche di ripresa d'avanguardia , alla trovata del regista di non mostrare la bestia per buona parte della storia, rendendo la minaccia da essa portata ancor più tremenda;la tensione aumenta vertiginosamente grazie a questa scelta , e malgrado i tanti anni passati dall'uscita e i tanti epigoni usciti nel tempo la potenza orrorifica del titolo non è scemata per niente.
Da applausi è il protagonista del film,ossia lo squalo, realizzato in modo impeccabile,talmente bene che nonostante il timore che incute non vedi l'ora di rivederlo in azione.
Merita indubbiamente una menzione la colonna sonora di John Williams, ormai celeberrima e che si sposa in modo perfetto con lo svolgere dell'azione. Mi sembra banale dire che senza questo accompagnamento musicale il film non sarebbe stato lo stesso.
Di valore assoluto è anche il tris di attori principali , un trio che recita in modo affiatato e completo nella fase più importante della trama senza una sola sbavatura.
Infine chiudo sottolineando come lo Spielberg degli inizi fosse molto più crudo ed esplicito di quello che poi è diventato nel corso degli anni,e Lo squalo lo dimostra tramite due/tre scene molto cruente per gli standard del cineasta americano. Mi dispiace dunque notare come ,una volta visti successo e soldi, l'autore abbia deciso di abbandonare del tutto questo genere e le conseguenti scelte registiche "eccessive".