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LA MORTE CORRE SUL FIUME regia di Charles Laughton

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     9½ / 10  13/04/2008 23:36:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'eccellente caratterista specializzato in ruoli "avvocateschi" Charles Laughton dirige quest'unico film, sfornando un capolavoro di lucidissima potenza, calandosi nel profondo sud statunitense per raccontarne segreti, ipocrisie e meschinità con un coraggio tuttora ineguagliato.
Robert Mitchum con le parole "love" ed "hate" tatuate sulle nocche, probabilmente alla sua migliore prova di sempre, è rimasto scolpito nella storia del cinema; e lo sguardo malinconico di Shelley Winters gli fa da sentito contrappunto.
Dialoghi geniali e tensione altissima completano il quadro, regalandoci un thriller d'alta, altissima scuola.
Invia una mail all'autore del commento wega  13/04/2008 23:46:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh ma sono proprio l'unico a non aver capito lo spirito favolistico della pellicola, la prima volta che l'ho visto, come noir mi ha proprio deluso, recitazione compresa..ero talmente indisposto da non aver manco notato l'espressionismo che c'è nel film.
Ora è parcheggiato nella cartella "in fase di studio", c'è da dire che mi piace sempre più però.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  14/04/2008 12:54:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh ma tanto per cominciare andrebbe eliminata la dizione "noir", decisamente fuorviante: "La morte corre sul fiume" di noir non ha nulla, è un thriller a tutti gli effetti. Riguardalo sotto quest'ottica, soprattutto l'interpretazione di Mitchum è strepitosa; tieni inoltre conto che negli anni '50 sfornare un film così attraversato dalla sessualità e con un villain pastore di inaudita ferocia era impensabile. "Che religione professi?" "Quella che io ed il signore onnipotente abbiamo creato fra di noi."
Geniale.
Invia una mail all'autore del commento wega  14/04/2008 21:14:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì infatti lo sto rivedendo come film e basta, e mi sto studiando un pò tutte le recensioni (Morandini e Mereghetti compresi!!), in effetti è un film molto più profondo di quello che sembra ad una prima occhiata, almeno la mia, e poi visivamente è straordinario, sequenza barca compresa, che procede così lenta, con tutta la natura che li sta ad osservare, è forse la più poetica di tutto il film.