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LA MORTE CORRE SUL FIUME regia di Charles Laughton

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elio91     8½ / 10  26/12/2010 14:20:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: IL COMMENTO CONTIENE SPOILER


Rimango basito da come questa prima e unica prova di regia dell'attore Laughton sia stata ignorata da pubblico e critica alla sua uscita determinando per lo stesso Laughton l'allontanamento alle sue ambizioni di regista,per poi diventare successivamente uno dei noir più famosi ed idolatratiati della storia del cinema.
Noir particolare,dai toni espressionisti e aiutato da una fotografia e un bianco e nero che mettono in risalto i giochi di luci e ombre. Ma anche una storia solo a tratti moraleggiante (un difettuccio specie per il finale,sono momenti un tantino stonati),piena di humor nero e somigliante quasi a una favola per bambini; e proprio i bambini sono i protagonisti,braccati da uno degli uomini neri più inquietanti e disturbati apparsi sul grande schermo: un Mitchum strepitoso,folle e magnetico,lupo travestito da agnello per mangiarsi gli agnelli. Azzeccatissima la critica al fondamentalismo religioso di certi paesini americani che prima acclamano e si fanno imbambolare dalle menzogne di questo pastore con incise sulle nocche delle due mani le parole HATE/LOVE,per poi acclamarne a gran voce la morte trasformandolo in "Barbablù". Amore e Odio: sarà lo stesso film a seguire la metaforica lotta che il pastore fa compiere alle proprie mani. Indimenticabile resterà quindi soprattutto Mitchum con il cappello stagliato nella notte illuminata dalla luna,che canta e "non dorme mai" per citare il bambino in fuga con la sorella.

Dappertutto sono il peccato e i peccatori a farsi da subito notare,in contrasto con la purezza e l'innocenza dei bambini: sono questi ultimi a trovare il cadavere di una donna, vedova ammazzata dal predicatore che ha questo orribile vizio. E sono sempre loro ad essere legati ad una promessa pesantissima fatta per un padre,promessa che li metterà in un pericolo mortale. Laughton inserisce in questo contesto molta misoginia ma pure scene di fortissimo impatto visivo,la più famosa delle quali è senza alcun dubbio la scoperta del cadavere sott'acqua con i capelli ondeggianti come alghe. Unica figura femminile (ma anche in generale a parte i bambini) a salvarsi dalla critica sarà Rachel Cooper,unica adulta a vedere immediatamente il vero volto sotto il travestimento di Harry Powell.

L'atmosfera tesissima contribuisce a renderlo un ottimo prodotto anche di solo intrattenimento ma è praticamente impossibile non notare la cura certosina dietro ogni movimento non solo di regia,ma di trama: i bambini che lambiscono il fiume sulla loro piccola barca,un fiume simbolo di morte (lì si dovrebbero trovare ipoteticamente i soldi cercati da Powell,lì si trova il cadavere sgozzato della loro madre),nero come la notte inframmezzata solo spodaricamente dalla luce lunare; quando vediamo al suo interno per la prima volta (l'unica) scorgiamo un cadavere; in pratica un fiume di peccato in cui i bambini possono solo sperare di salvarsi e di non annegare. Che poi è quello che dice in maniera molto più schietta e diretta (pur se meno efficace) la signora Cooper prima della fine.