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UNA 44 MAGNUM PER L'ISPETTORE CALLAGHAN regia di Ted Post

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Boromir     7½ / 10  04/02/2024 22:31:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unico sequel tematico possibile de Il Caso Scorpio, che l'accoppiata di scrittori John Milius-Michael Cimino addensano di ambigue nebbie morali. Nella prima indagine cinematografica di Dirty Harry, l'archetipo del poliziotto eastwoodiano e libero dagli appesantimenti burocratici del sistema poliziesco a stelle e strisce si misurava con una nuova forma di violenza insensata e inconoscibile; qui il confronto lo vede contrapposto al vigilantismo cresciuto in seno agli uomini di legge, come in una pericolosa involuzione storica ai tempi della Frontiera, della violenza e del tutto o niente: ne viene fuori uno spettacolo capace di suscitare reali dibattiti interiori in personaggi e spettatori, divisi tra piacere perverso della vendetta (la sottotrama della prostituta) e bisogno di restare entro il confine di una moralità scevra da giustizialismo.
Il piano formale viene affidato al solido artigiano televisivo Ted Post che, pur regalando sequenze capaci di coniugare spazi scenici e punti di vista a favore di suspense (la sparatoria al mini-market, da antologia), è molto più di mestiere e meno incisiva della virtuosa freschezza di un Don Siegel. Alcuni personaggi a malapena abbozzati e l'inserimento di un'inutile love-story interraziale appesantiscono a tratti la narrazione di un sequel, in realtà, non troppo distante dagli egregi risultati del predecessore.