kowalsky 8 / 10 27/08/2007 17:03:29 » Rispondi Non è facile dimenticare questo film... un'esordio stupefacente di Tavernier anche considerando la sua vita privata (figlio tossicodipendente) futura, si direbbe inquietante nella sua profezia... se qualcuno osa avanzare dei dubbi sulla grandezza di Noiret, è meglio che si veda questo film, dove l'attore è semplicemente superbo nei panni di un padre ferito e tradito da un figlio condannato a 20 anni di carcere: le sequenze del difficile tentativo di recuperare un rapporto perduto tra i due uomini fanno letteralmente rabbrividire: emozionanti e struggenti come poche altre. Adattamento di un romanzo di Simenon, sceneggiato da Aurencche e Post, ovviamente due nomi, una garanzia (probabilmente i più grandi scrittori di cinema europeo di sempre)