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DIMENSIONE TERRORE regia di Fred Dekker

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Invia una mail all'autore del commento giovanni79     6½ / 10  29/05/2009 01:22:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Night of the Creeps” è un piccolo fanta-horror che mescola le classiche tematiche dell’horror zombesco con evidenti richiami al cinema fantascientifico anni ’50, utilizzando spesso il linguaggio delle commedie giovanili alla John Hughes, tanto in voga negli anni ’80. Spesso sottovalutato o poco conosciuto, “Night of the Creeps” si è guadagnato un posto nel cuore degli appassionati di horror (soprattutto i nostalgici del cinema 80’s), grazie specialmente alla genuinità della messa in scena, volutamente sopra le righe, e allo spiccato gusto citazionistico. Il regista e sceneggiatore Fred Dekker ha avuto l’idea di attribuire ai personaggi del suo film cognomi che rimandano ai grandi registi del panorama horror: avremo cosi un protagonista dal fantomatico nome di Chris Romero, il suo amico C.J. ha come cognome Hooper, l’immancabile ragazza da conquistare si chiama Cynthia Cronenberg e così via. Anche il nome del college non sfugge alla regola (Corman University, in onore del grande Roger Corman) e in una scena si può facilmente riconoscere “Plan 9 from outer space” di Ed Wood trasmesso in tv. Insomma, le strizzate d’occhio, a volte facili e furbe, verso lo spettatore esperto ci sono, ma la cosa curiosa è che questi meccanismi cinefili hanno fatto scuola! Oltre ai giochi citazionistici che vedranno protagonisti l’accoppiata Wes Craven/ Kevin Williamson per la saga di “Scream”, “Cursed” o il fantascientifico “The Faculty” (per la regia di Rodriguez), lo stesso meccanismo del cognome famoso verrà ripreso di sana pianta da James Wong per il suo “Final Destination” (e in parte per “Final Destination 3”).
L’atmosfera “absolutely 80’s” che si respira in “Night of the Creeps” è introdotta da un prologo in bianco e nero che ci trasporta direttamente nella fine degli anni ’50, ma ciò non è dettato semplicemente dalla fotografia, dall’abbigliamento dei personaggi, dall’auto d’epoca che guidano e dalla hit di quel periodo che costituisce il commento musicale, ma soprattutto dalla situazione di grande familiarità in cui lo spettatore, abituato agli sci-fi di metà secolo (trasmessi continuamente dalle tv americane di quel periodo), si troverà coinvolto. La coppietta appartata in auto che vede un corpo luminoso precipitare dal cielo è un palese omaggio a “Blob”, nonché a tanto altro cinema fantastico; così come l’assassino scappato dal manicomio che si avvicina alla vittima mentre la radio trasmette la notizia dell’evasione, ha tanto il sapore di leggenda metropolitana, di quelle che si raccontano davanti al fuoco scoppiettante durante i campeggi estivi.
“Night of the Creeps”, oltre a riscuotere una certa fama tra gli appassionati del genere, ha avuto anche l’onore di ricevere un sentito omaggio nel recente “Slither”, fanta-horror con parassiti alieni vermiformi per il quale il regista James Gunn ha semplicemente rielaborato il plot base di “Night of the Creeps”.

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Dick  05/04/2011 14:27:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

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Ah, però!