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QUELLA VILLA IN FONDO AL PARCO regia di Giuliano Carnimeo

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mikeP92     5 / 10  01/07/2009 19:14:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giuliano Carnimeo, regista italiano molto attivo all’estero negli anni ‘60 e ‘70, invecchia male, dirigendo questo modesto horror, a tratti quasi trash. Certo, alcune scene ambientate nella “villa in fondo al parco” hanno vari momenti di claustrofobia e di angoscia che richiamano alla mente i toni seriosi di alcuni horror italiani, la colonna sonora di Stefano Mainetti, che fa largo uso di strumenti a percussione e di pianoforte, é notevole ed efficace e non mancano scene sanguinose, che agli appassionati del gore basteranno. Senza contare le buone prove generali degli attori protagonisti, tra cui va segnalata la bellissima e formosa Eva Grimaldi, che ci delizia con le sue grazie in una scena di nudo sotto la doccia.
Di sicuro non ci si annoia, e potrebbe andare bene così, se non fosse per il fatto che alcune scene sono troppo inverosimili e che la sceneggiatura é piena di buchi e di errori. Ma la cosa che lascia più perplessi é la realizzazione del mostriciattolo. Premesso che quest’essere venefico non assomiglia per niente ad un incrocio fra un topo e una scimmia, ma bensì a un nanetto di colore in pigiama (a volte gli si vedono persino i bottoni sulla schiena!!) con un paio di dentini sporgenti, il naso largo, i capelli spettinati e un sorriso smagliante che sfoggia ogni volta che sta per attaccare, Carnimeo, per non sforare l’esiguo budget, ha preferito utilizzare un vero “mostro” al naturale (Freaks docet), dietro un trucco da prima elementare e un costume bambinesco. E’ assai difficile, però, pensare a quanta crudeltà ci voglia per sfruttare l’handicap di un uomo durante il film, soprattutto quando vediamo il nano-sorcio muoversi e sbucare all’improvviso dai buchi del muro e dalla tazza di un cesso: un trionfo di comicità involontaria! Vedere per credere!