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GLI AMORI DI ASTREA E CELADON regia di Eric Rohmer

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  09/09/2007 13:31:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinema in stato di grazia, rilettura di un'opera in prosa e versi che, a tratti, ha le stesse suggestioni visive di "Un partie de campagne" di Renoir.
Ma senza scomodare un modello tanto irraggiungibile, e ammettendo che il film è, sì delizioso, ma tremendamente altezzoso e aggraziato (frase di rito: "ovunque si trova la virtù merita di essere amata e onorata") "Les amours..." è il tipico esperimento di Cinema che, pur guardando al passato, riesce miracolosamente a preservare un'analogia col presente. Le scene (rare) di nudo e i doppi sensi del Celadon "en travesti", oltre all'equivoco "saffico" verso il finale, sono qualcosa che riluce di una contemporaneità sorprendente.
Che dire di una frase come "la natura vuole che ciascuno ami il suo simile" per un testo scritto secoli fa?
Il cinema di Rohmer è anch'esso puro, forse troppo, ovviamente irritante ai più e straordinario per altri, quasi un'"ultima spiaggia" di semplicità (e la semplicità spesso fa rima con accademismo) rispetto all'importuno sensazionalismo dell'ossessione stilistica à la page.
Film veramente insopportabile per chi non sopporta Rohmer.