quadruplo 8 / 10 16/10/2007 16:16:40 » Rispondi Quando si pensa all'integrazione razziale, un esempio che viene spesso fatto riguarda la multietnica Londra dove convivono individui provenienti da ogni angolo del pianeta. In realtà questo visione idilliaca è solo in parte vera, in quanto la degradazione sociale di alcune zone periferiche dimostra come il lavoro nero, l'emarginazione degli extracomunitari e il loro sfruttamento siano presenti anche nella capitale inglese.
E Loach è abilissimo nel mostrare allo spettatore la città oltre Piccadilly Circus, Trafalgar square, Oxford street (guarda caso nel film non vengono mai inquadrati i tipici luoghi-stereotipi della città, quasi a indicare come la realtà rappresentata sia estendibile a qualsiasi periferia di una città ccidentale). Il regista si aiuta anche con un'ottima fotografia e dei colori cupi (ricordo solo un paio di immagini solari che corrispondono all'abitazione dei genitori di Angie - la protagonista- e alla sua nuova casa, ovvero delle locations al di fuori della zone degradate).
L'affascinante Angie (interpretata da un'eccellente Kierston Wareing) rappresenta tutte le contraddizioni di questa società di confine, a cavallo tra la lotta per la propria sopravvivenza e l'empatia per la situazione delle persone disagiate: spietata in alcuni frangenti, amorevole in altri.
Un film vero e per questo molto crudo che non si lascia mai andare a banalizzazioni e buonismi, anche nell'ottimo finale.