ilSimo81 8 / 10 20/10/2014 13:57:58 » Rispondi Per superare un forte choc emotivo, un noto compositore si trasferisce in una villa bellissima, seppur antica e fatiscente, nella zona di Seattle. Col tempo, la paura e un'ostinata curiosità lo porteranno ad indagare sull'origine di alcuni eventi paranormali verificatisi nella misteriosa dimora.
Peter Medak, che ha solcato mezzo secolo di cinema con generi differenti ed esiti alterni, nel 1980 sforna a sua insaputa un ottimo "The Changeling" (anche se la versione italiana dovrebbe intitolarsi "Changeling" - dettagli di poco conto). La bravura e fortuna di Medak, in realtà, sta nell'avere ben modellato la creta generosamente fornita dal signor Russell Hunter: questi infatti narrò di aver vissuto sulla propria pelle, nel 1968 presso la Henry Treat Rogers Mansion di Denver, questa curiosa e sconcertante esperienza di "haunting house", e ne scrisse un soggetto, su cui si venne a sviluppare piuttosto fedelmente proprio "The Changeling". Una storia forte, quindi, su una trama intrigante ed impreziosita dall'ottima prova del grande George C. Scott. La sfarzosa location, pervasa dalle note di una perfetta colonna sonora, diventa sufficientemente inquietante per ambientarvi le scene principali di un film -a onor del vero- più ansiogeno che orrorifico. Nella filmografia dei decenni a seguire, numerosi registi porgeranno tributo a scene topiche come quella della pallina rossa o della carrozzina a rotelle (da "Fragile" a "Session 9", per esempio).
Invecchiato più che bene, "The Changeling" è un ghost movie a cui non vengono tributati il giusto valore e importanza. Da recuperare.