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RAPINA A MANO ARMATA regia di Stanley Kubrick

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amterme63     8 / 10  16/12/2007 23:31:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La prima cosa di Rapina a mano armata che salta agli occhi è l’ottima fattura generale. La storia è ben congegnata: la voce narrante esterna con la sua stringata temporizzazione e il molteplice punto di vista, introduce una specie di crescendo. Si crea ad arte una grande tensione e attesa spasmodica nello spettatore, per poi sciogliersi nella beffa finale: un meccanismo ben studiato per far risaltare il significato della storia. Si nota la grande abilità di tratteggiare in profondità un personaggio con le battute giuste e con poche inquadrature esemplari; questo tramite anche una fotografia di primordine. L’ambientazione partecipa attivamente alla storia e si nota soprattutto un uso consapevole delle luci, le quali svelano, deformando o accentuando le espressioni, la natura o il significato etico di un personaggio o di una scena. Interessante poi il fatto che s’introduca a volte un contrasto stilistico (soprattutto nella scena del lottatore russo, francamente comica) che dà varietà e vivacità al film. L’unico difetto è la scena che ha scatenato il tracollo finale (l’intervento del cane), secondo me piuttosto forzata.
Il messaggio è abbastanza chiaro: le imprese umane soffrono di un’intrinseca debolezza, dovuta alla debole e irrazionale natura umana; pure l’imponderabile ci mette il proprio zampino. La perfezione non esiste nell’attività umana, la ragione non è in grado di controllare tutto. Questa tesi è svolta in maniera efficace tanto che il messaggio s’impone sui singoli personaggi, i quali appaiono come persone umane normali, con i loro piccoli/grandi problemi e non come eroi del cinematografo.